Emanuele Dessì: "Costruiamo alternativa progressista, c'è grande spazio. Frascati? Vedo sempre gli stessi..."
Pubblicato: Lunedì, 01 Marzo 2021 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Il senatore ha lasciato nei giorni scorsi il "suo" MoVimento 5 stelle e guarda avanti
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Eletto nel 2017 in Senato con quel Movimento 5 stelle di cui era stato uno dei primi fondatori e sostenitori, e non solo a livello locale, Emanuele Dessì nei giorni scorsi ha annunciato di lasciare una forza politica capace in pochissimi anni di diventare forza di governo nazionale. Oltre che locale.
Dove sta oggi Emanuele Dessì?
Sono semplicemente nel Gruppo misto. Come evidente, l’idea è quella di costruire un progetto alternativo ma ci sono molte cose da vedere, da valutare. Al momento il progetto è in parte parlamentare ed in parte extraparlamentrante: oggi tutti corrono al centro, c'è uno spazio lasciato ampiamente vuoto in area progressista, di sinistra. Vediamo...
Cosa non andava più nel MoVimento così da portare Dessì a lasciare?
Il progetto si è modificato nel corso del tempo, invece di essere un vero progetto di indirizzo si è adeguato ai Governi, prima con la Lega, poi col centrosinistra, infine oggi a sostegno di Draghi. Con molta probabilità si sarebbe dovuto pensare di andare verso il centrosinistra sin da subito una volta compreso che i numeri per governare da soli non c'erano. E' vero, nel 2017 questa prospettiva era impensabile ma col senno del poi è chiaro che quello doveva essere il nostro campo. Purtroppo invece, e per vari motivi, si è sempre pensato a prospettive a brevissimo termine, la prospettiva finale è stata quella del Governo a tutti i costi.
Draghi aveva comunque probabilmente i numeri per governare, anche senza di noi: il M5S avrebbe potuto dare un appoggio esterno, e questo è quello che intendo fare oggi.
Dessì da tempo auspicava un cambiamento, una evoluzione della politica e dell'attenzione verso i cittadini
Continuo a farlo, a sperarlo ma ora purtroppo c’è stata una botta di arresto e l’Italia con questo Governo torna indietro di 12 anni. Pensavamo di aver cancellato quel tipo di politica con l’esperienza Monti: pensavamo di aver chiuso con il Governo della finanza e delle banche invece che del popolo. Ed invece...
Un Governo che, peraltro e soprattutto, non ha alcuna opposizione, oltre a quella di facciata di Fratelli d’Italia. Un minestrone dove tutti hanno perso i propri caratteri identitari.
Se la politica italiana deve diventare quella di un partito unico possiamo tutti lasciare perdere. Credo che sia importante la differenziazione delle idee, dei riferimenti, dei progetti, delle visioni. Continuo a pensare che bisogna partire al basso per fare il bene del Paese e non da Confindustria come invece pensano alcuni.
E nel 2022 cosa farà Dessì?
Non lo so ancora ma vorrei comunque continuare a fare politica. Mi piace occuparmi di questi temi, mi piace confrontami, occuparmi di politica ed amministrazione ed incidere su alcune tematiche. Continuerò a fare militanza, con quale ruolo - poi - vedremo.
Capitolo Frascati: dopo il 2016 la città è di nuovo scivolata nel commissariamento. E adesso?
Mi chiedi dove finiranno i 1800 voti raccolti dal MoVimento nel 2017: non so dirlo. So che invece so con certezza è che Frascati ha bisogno di un forte impegno civico. Dopo l’ennesima caduta di un sindaco, vedo i soliti nomi e i soliti addetti ai lavori tra i papabili alla poltrona, temo non si arrivi a nulla di interessante e soprattutto di utile per la città. Vediamo se esce un vero progetto politico ed amministrativo, civico davvero, che pensi alle difficoltà dei cittadini e dei commercianti, alla scuola, al sociale. Il solito minestrone, il solito affermare se stessi non mi può interessare.
In caso contrario, parliamone.
