Regionali Lazio, nel centrodestra anche il Cav perplesso su Pirozzi. Spuntano altri profili per l'unità di coalizione
Pubblicato: Lunedì, 13 Novembre 2017 - Fabrizio Giusti
REGIONE LAZIO – L’autocandidatura del sindaco di Amatrice non ha ottenuto il consenso di tutto il centrodestra. Sopratutto Forza Italia perplessa. Ma non solo.
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Nel Lazio il centrodestra rischia di implodere o dividersi. Per questo si sta già pensando ad un'altra operazione. La candidatura di Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, ha suscitato una serie di reazioni che vanno sul lato diametralmente opposto a quella dell’unità di coalizione. Dentro a Forza Italia, già perplessa di suo sin dall'inizio, non sono piaciute le dichiarazioni dello stesso Pirozzi indirizzate a Francesco Giro o verso chi ha criticato la sua discesa in campo, raffreddando ancora di più, se possibile, il percorso di avvicinamento sul suo nome.
Il fronte rischia quindi di impantanarsi anziché trovare l’unità di intenti a lungo auspicata contro un avversario che secondo i primi sondaggi, nonostante le difficoltà del PD, rimane ancora favorito: il Governatore uscente Nicola Zingaretti.
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A dire la sua sulla vicenda, nelle scorse ore, è stato lo stesso Silvio Berlusconi. Nei prossimi giorni una commissione con gli alleati individuerà i migliori candidati a presidente di Regione e a sindaco, nella volontà di allargare anche la visione di insieme dello schieramento fino a Rotondi e Cesa. Nel Lazio Forza Italia non ha mai nascosto di rivendicare il suo ruolo, ma in un confronto di reciprocità interna e di ragionamento. Per questo la fuga in avanti di Pirozzi non è piaciuta. Come accennato poco fa Berlusconi ha offerto la sua visione con una intervista sul Quotidiano nazionale: "Non ho mai incontrato il sindaco Pirozzi - ha detto - non conosco i suoi programmi, e non mi sento di esprimere una valutazione su di lui. Governare una regione come il Lazio è un impegno molto complesso: credo che le forze politiche del centrodestra dovranno ragionare insieme e scegliere una figura di alto profilo". Se non è una bocciatura, quasi ci siamo.
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La lista del sindaco di Amatrice è accreditata di un 7-8%, almeno ad oggi, sull'onda dell'annuncio. Tanto basta per far vincere il centrodestra in un quadro di coalizione, oppure farlo perdere. Forza Italia sta cercando per questo motivo un’alternativa credibile assieme agli altri alleati, cercando di evitare contrapposizioni. Pirozzi, a quel punto, potrebbe tornare utile come voce profonda del suo territorio ed espressione di un civismo in grado di calamitare ulteriore consenso al di fuori dei partiti classici del fronte moderato. Tutta la coalizione è attiva su questo fronte. E spuntano le alternative: Luisa Todini, Fabio Rampelli, Francesco Giro, Paolo Barelli. L'occhio è rivolto anche alla società civile. Non sono escluse sorprese.
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L’impressione è che la questione-Lazio terrà banco ancora per un po', mentre Zingaretti e Lombardi per il M5S sono già in campo da un pezzo a raccogliere consensi.
