27 gennaio: Giornata della Memoria. Le celebrazioni nei Castelli Romani
Pubblicato: Mercoledì, 27 Gennaio 2021 - redazione attualitàROMA (attualità) - per non dimenticare le vittime dell’Olocausto.
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz e in quello di Birkenau mentre avanzavano verso Berlino. Le truppe sovietiche videro per la prima volta le terribili conseguenze delle politiche di sterminio perpetrato dal regime nazista.
Fu finalmente rivelata al mondo l'agghiacciante Olocausto, il genocidio studiato ed organizzato ai danni della popolazione di religione ebraica, di etnia rom e di altre minoranze.
Nel 2005 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto simbolicamente il 27 gennaio come giorno della memoria universale per ricordare milioni di vittime dei campi di sterminio.
La risoluzione 60/7 adottata il primo novembre 2005 respinge infatti ogni forma di negazione, anche solo parziale, dell’Olocausto come evento storico. Condanna “senza riserve” ogni manifestazione di intolleranza religiosa, di molestia, incitamento o violenza contro persone o comunità che si riconoscono in un credo religioso o in un’origine etnica ogniqualvolta si dovessero verificare ovunque nel mondo.
A questo scopo, invita gli stati che fanno parte delle Nazioni Unite a sviluppare programmi d’istruzione per instillare il concetto di memoria e far sì che anche le generazioni più giovani possano evitare che una tragedia simile, un genocidio, si possa verificare di nuovo.
Nel 2000 la Giornata del Ricordo è stata adottata ufficialmente anche in Italia.
Anche i Castelli Romani, in tutti questi anni, si sono fatti promotori di molte iniziative soprattutto con il coinvolgimento delle scuole. Quest'anno. a causa dei provvedimenti e delle normative antiCovid, non ci saranno sostanzialmente celebrazioni nelle piazze, nelle sale o nelle aule. Ma tutti i sindaci e i comuni stanno gradualmente pubblicando il proprio ricordo sui profili social o attraverso dichiarazioni dei primi cittadini. Anche negli istituti scolastici saranno dedicati degli spazi per dare comunque spazio al ricordo.