Superare l’uso dei combustibili fossili producendo idrogeno “verde” dal Sole: ecco l’ultimo brevetto dell’Enea di Frascati

Pubblicato: Domenica, 17 Gennaio 2021 - Federico Smacchi

sole idrogeno energia ilmamilioFRASCATI (scienza) - Fondamentale per la produzione di energia “green” sarà utilizzabile anche per trasporti e utenze domestiche

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L’idrogeno è l’elemento più leggero in natura ed anche il più abbondante nell’universo osservabile. Rimanendo sulla Terra, sappiamo che è largamente utilizzato nella produzione di composti chimici e come combustibile per produrre energia elettrica. Il problema è che il primo elemento della tavola periodica è pressocché introvabile allo stato puro sul nostro pianeta e perciò va estratto, cosa che fino ad ora è stata possibile grazie all’utilizzo smodato dei combustibili fossili.

 

 

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Da tempo però si parla di idrogeno “verde”, quello estratto utilizzando fonti rinnovabili, fattore chiave della transizione energetica e punta di diamante degli obiettivi climatici secondo IRENA (l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili). Un “vettore” di energia a zero impatto ambientale la cui produzione, grazie all’ultimo brevetto dell’Enea di Frascati in collaborazione con l’Enea di Casaccia, potrebbe crescere notevolmente e accorciare i tempi che ci separano dal superamento in via definitiva dei combustibili fossili.

 

 

Produrre idrogeno verde direttamente dal Sole, senza passare per l’utilizzo del fotovoltaico e dei cosiddetti “elettrolizzatori alcalini”. Ecco l’ultima scoperta del centro di ricerche frascatano, un’innovativa modalità di produzione che permetterà di ottenere la stessa quantità di idrogeno a temperature decisamente più contenute, che in soldoni significa molti meno costi e pertanto una maggiore convenienza tale da scardinare finalmente il primato dei combustibili fossili.

Entrando nello specifico, il brevetto consiste in “un innovativo reattore a membrana costituito da una camera di reazione dove sono presenti contemporaneamente due tipi di membrane: una in tantalio per separare l’idrogeno ed una in materiale ceramico per separare l’ossigeno (stiamo parlando di semplici molecole d’acqua) – spiega il responsabile del laboratorio Tecnologie Nucleari dell’Enea Silvano Tosti – unendo questo reattore ad impianti solari a concentrazione in grado di fornire calore ad alta temperatura, sarà possibile produrre l’idrogeno direttamente dall’energia del Sole”.

 

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L’obiettivo è estrarre una maggiore quantità di idrogeno a un costo più contenuto, un passo avanti non da poco che però, riprendendo le parole del ricercatore Silvano Tosti, richiederà ancora tempo e ricerca per arrivare al massimo del suo potenziale.

Quali sono i possibili utilizzi dell’idrogeno “verde”? Innumerevoli. I più interessanti riguardano i trasporti a lunga percorrenza (treni, navi, aerei) e le possibili conversioni di settori industriali tradizionalmente molto inquinanti, come il siderurgico. Visti i recenti sviluppi e la notevole attenzione data a questo innovativo elemento da parte dell’Unione Europea, nel prossimo decennio potrebbe essere utilizzato anche per le utenze elettriche domestiche e per i motori delle automobili.

 

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E così non è più un utopia immaginare veicoli a zero emissioni, in grado di sbuffare nell’aria che respiriamo solamente vapore acqueo anziché anidride carbonica, il re dei gas serra. Uno scenario futuro sì, ma plausibile, al quale ci stiamo avvicinando un passo alla volta nel tentativo di frenare l’inevitabile cambiamento climatico con le sue disastrose conseguenze.

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