Appello degli studenti del liceo Touschek di Grottaferrata: “Più trasporti pubblici, personale docente e sicurezza per rientro immediato in classe”

Pubblicato: Giovedì, 07 Gennaio 2021 - Mat.Ca.

GROTTAFERRATA (attualità) - Protesta studentesca stamattina di fronte ai cancelli della scuola tuscolana 

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Aumento delle corse dei mezzi pubblici, una rotazione effettiva di tutti le classi, disposizione ministeriali adatte al ritorno in classe a partire dal distanziamento sociale, contributi economici a tutti coloro che non hanno la possibilità di seguire la Didattica a distanza in modo sereno.

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È questo il messaggio degli studenti del Liceo Bruno Touschek di Grottaferrata, che oggi si sono radunati davanti la loro scuola, boicottando così la didattica a distanza in segno di protesta.
Davanti ai cancelli, tutti gli studenti che hanno preso parte alla protesta sono stati spinti dal desiderio di tornare in classe e rivedere così il proprio compagno banco.


Tra striscioni colorati e slogan, hanno denunciato la grave situazione in cui la loro e le altre scuole, riversano: “Non abbiamo alcuna certezza: il rientro in classe fino a pochi giorni era previsto per il 7, oggi ci dicono dal ministero l’11. E domani?  Siamo in DAD da mesi, in tutto questo tempo nessuno si è mai posto il problema del nostro rientro”. Riporta Aurora, presidente del Comitato Studentesco e futura studentessa di Scienze Politiche.

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In effetti, nodi da sciogliere per consentire un rientro ordinato ed organizzato sono tanti e di difficile soluzione: c’è sicuramente la questione trasporti, così come il problema della mensa e il personale aggiuntivo per tenere le scuole aperte dalle 10 fino alle 16 o 17.

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Infatti, tra le difficoltà maggiori legate al rientro c’è sicuramente il trasporto pubblico, che viaggiando al 50 % della capienza, non può garantire il servizio a tutti senza assembramenti.

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In questa direzione, alcuni istituti si sono già mossi, ma il Liceo Bruno Touschek non sembra essere tra questi.
Altro problema è il personale aggiuntivo, infatti per tenere aperte le scuole dalle 10 fino alle 16 o 17 serve ulteriore personale, ma quest’anno anche avendo le risorse, non ci sono supplenti disponibili da convocare. Questo problema è particolarmente sentito da tutti gli studenti, è sempre Aurora a riferire che “a settembre non tutte le cattedre sono state assegnate, molti di noi, hanno iniziato a seguire solo agli inizi di ottobre”.


Ultima problematica da sciogliere in vista del rientro in classe, è sicuramente la questione della mensa: entrare a scuola alle 10 significa uscire alle 16 o oltre.

“Ora che ci è stato tolto uno dei due intervalli per non levare minuti importanti alla didattica, non abbiamo il tempo di mangiare qualcosa di adeguato e in particolar modo, una volta rientrati a casa, non abbiamo tutte le forze adeguate per metterci nuovamente sui libri” riferisce Valerio, studente del 5° anno.
Purtroppo questo cambio di orario porta con sé altre problematiche: Martina, futura studentessa di Fisioterapia e attuale rappresentante di istituto, infatti, non riuscendo a conciliare il nuovo orario scolastico con i suoi impegni sportivi, abbandonerà la sua grande passione: il tennis. Un addio che noi tutti speriamo sia solo momentaneo, in vista della campagna di vaccinazione già in azione nel nostro territorio.

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Commenti  

# Roberta 2021-01-08 23:39
Ref l’articolo relativo alla protesta degli studenti del touschek, a parte il fatto che x la totale disorganizzazione altrui ne fanno le spese tutti gli studenti e relativi genitori con turnazioni assurde, ma il problema ,oltre i trasporti ,sono anche le aule che non permettono il giusto distanziamento. Classi da 26/28/30 studenti. Il 50% dovrebbe essere anche all’interno delle classi!!
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