Frascati | Due libri di Valentino Marcon per ricordare don Giovanni Busco
Pubblicato: Domenica, 20 Dicembre 2020 - redazione attualità
FRASCATI (attualità) - Lo storico cattolico tuscolano parla delle ultime pubblicazioni
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Valentino Marcon, storico e cattolico tuscolano, in questo periodo ha pubblicato due nuovi saggi dedicati il primo alla amata figura di don Giovanni Busco ed il secondo all'ambito religioso cittadino.
Tu sei noto per aver pubblicato diverse ricerche storiche su alcune vicende e personaggi di Frascati e non solo, ed ora questa biografia di don Giovanni Busco. Quali ritieni che siano state le principali caratteristiche di questa figura che ancora molti ricordano?
Mons Giovanni Busco, anzi, ‘don Giovanni’, come tutti lo chiamavano, è stato una figura molto nota ed io ho potuto conoscerlo già agli inizi degli anni ’60, quando era delegato ecclesiastico diocesano per l’Azione Cattolica e mi invitò ad entrare nell’Associazione, potendo quindi collaborare con lui in tempi e occasioni diverse.
Ricorrendo il decimo anniversario della sua scomparsa, ho cercato, anche su sollecitazione di don Orlando Raggi, di tratteggiarne un ritratto ‘vivo’ che uscisse fuori degli schemi agiografici nei quali spesso ci imbattiamo leggendo biografie di preti, laici, papi, religiosi o quant’altro; per questo ho voluto consultare soprattutto documenti d’archivio e alcuni appunti sparsi che lui stesso aveva lasciato. Don Giovanni, nato nel 1929 e scomparso il 31 dicembre del 2010 - a parte gli anni di seminario in Anagni e i 15 anni a cavallo del millennio a Rocca di Papa come parroco - è vissuto praticamente sempre a Frascati, ricoprendo numerosi ruoli ma soprattutto quello di parroco di San Pietro, la cattedrale. Senza tralasciare alcuni tratti meno conosciuti della sua personalità, dalla biografia emerge il ritratto di un prete vivace, estroverso e naturalmente tutto compreso nella sua religiosità popolare e non elitaria, nonostante in seminario fosse stato tra i più brillanti studenti in teologia e liturgia. Completava la sua personalità, quella certa arguzia con cui commentava alcuni aspetti della vita di ogni giorno.
Se è vero che don Giovanni era molto conosciuto a Frascati e in Diocesi, nel libro emergono diversi aspetti inediti della sua vita. Quali di questi lo definiscono meglio come prete e ‘frascatano’?
Appunto, la ‘frascatanità’, non solo per essere qui nato e rimasto quasi in permanenza, ma in particolare per aver raccolto e divulgato notizie e ricerche su fatti e personaggi che avessero avuto almeno un contatto importante con la città. Non per niente fu tra i promotori dell’Associazione Tuscolana ‘Amici di Frascati’.
Inoltre don Giovanni era un prete ‘comunicativo’ non solo perché ci teneva a divulgare informazioni e notizie sulla vita ecclesiale (un aspetto di comunicazione che oggi sembra scomparsa in diocesi!) ma anche notizie storiche e di vita quotidiana e specialmente il rapporto con le persone. Aggiungerei la cura per la liturgia: non vi erano celebrazioni diocesane in cui non si sentisse personalmente impegnato e coinvolto, tanto più in cattedrale collaborando strettamente col vescovo Luigi Liverzani.
Perché hai voluto concludere il volume con tre testimonianze?
All’inizio della biografia ho tenuto a precisare che ciascuno dei tanti che lo hanno conosciuto personalmente, potrebbe aggiungere qualche ‘tessera’ al ‘mosaico’ che lo descrive, ma io ho voluto ricercare anche la testimonianza di alcuni sacerdoti che come vice parroci o con altri ruoli lo coadiuvarono in tempi diversi e che mi hanno volentieri risposto: don Piero Coda (che molti conoscono perché ordinato sacerdote in diocesi, teologo, già vice parroco in Cattedrale ed ora preside dell’Istituto universitario ‘Sophia’), poi don Orlando Raggi (che ebbe lunga collaborazione in diocesi con don Busco e lo ebbe anche coadiutore in parrocchia a Grottaferrata) e infine, una breve testimonianza di don Laurio che ne fu vice parroco a Rocca di Papa.
In contemporanea viene pubblicato anche un altro tuo volume?
Si, tenendo conto anche della attenzione che don Busco aveva per la sua città, ho voluto far coincidere questa biografia con la pubblicazione di una ricerca che avevo predisposto da tempo proprio su Frascati e su alcuni suoi aspetti storici principali, come la rocca e le sedi municipali, i patroni, lo stemma, ecc. Il volume si avvale della presentazione di Emanuela Bruni, già assessore alle politiche culturali del Comune.
