I punti fermi della Roma di Fonseca per continuare a sognare

Pubblicato: Lunedì, 14 Dicembre 2020 - redazione sportiva

fonseca4 ilmamilioROMA (calcio) - I giallorossi sono la squadra rivelazione di questo primo scorcio di stagione

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La Roma è una delle grandi sorprese di questo inizio di stagione in Serie A. La squadra di Fonseca, nonostante la sconfitta a tavolino contro l’Hellas Verona, ha racimolato 18 punti in 10 gare ed è ad otto lunghezze dal Milan capolista. Inoltre è già qualificata ai sedicesimi di finale di Europa League e come possiamo vedere grazie alle quote di Campobet, è una delle principali indiziate alla vittoria finale.

In questo inizio di stagione Fonseca ha lanciato tante novità, come Villar e Ibanez, che hanno trovato discreto spazio. Ci sono, però, alcuni calciatori che rappresentano dei veri punti di riferimento per l’allenatore portoghese. Il più presente in Serie A è stato Mkhitaryan, con 881 minuti a referto, alle sue spalle sul podio si piazzano Roger Ibanez (851) e Spinazzola (813).

Solo quarto posto per il portiere titolare in campionato, Mirante, che ha perso la prima posizione saltando il match contro il Genoa. In sequenza alle spalle dei primi 4 troviamo Pedro, Mancini, Veretout, Pellegrini e Dzeko. Menzione speciale per Karsdorp, che a sorpresa è diventato un titolare di questa squadra, prendendosi la fascia destra per il campionato. Una scommessa vinta da Fonseca, che dopo la mancata partenza verso il Genoa ha voluto trattenere l'olandese e l'ha rigenerato. Alle spalle dell'esterno ex Feyenoord c'è Cristante, pedina sempre più importante per Fonseca. Solo 180 i minuti invece giocati da Chris Smalling, delusione stagionale sinora con i troppi guai fisici che l'hanno colpito. Nemmeno un minuto in campionato per Riccardo Calafiori, che però è dovuto stare fuori a causa del COVID-19, e per Federico Fazio.

Sommando a quelli del campionato il minutaggio dell’Europa League, il più utilizzato da Fonseca finora è stato Henrikh Mkhitaryan, 1072 minuti per lui. Alle sue spalle c'è uno dei grandi protagonisti di questa stagione, Leonardo Spinazzola, che libero finalmente dai guai fisici che lo hanno assillato l'anno scorso ha messo a referto ben 1055 minuti di gioco. Completa il podio un altro giocatore cruciale per questa Roma: Pedro, con 996.


Al quarto posto troviamo Roger Ibanez, sempre più leader difensivo e al quinto posto, un po' a sorpresa, Bryan Cristante, tutt'altro che seconda linea di questa squadra.

Tra le note stonate troviamo i soli 432 minuti giocati da Carles Perez, pochi considerando che lo spagnolo è praticamente l'unica alternativa a Pedro e Mkhitaryan, chiamati spesso agli straordinari. Ma soprattutto gli appena 266 minuti in cui Smalling è sceso in campo, quintultimo in classifica. L'inglese finora è stato pochissimo a disposizione di Fonseca e, una volta recuperato, potrebbe essere davvero l'uomo in più in questa stagione.

Henrikh Mkhitaryan, l’uomo in più

L’uomo in più di questa squadra è senza dubbio l’armeno Henrikh Mkhitaryan. Il primo ad intuire le potenzialità del calciatore era stato Mircea Lucescu, capace di moltiplicarne il valore nello spazio di tre anni: dai sei milioni versati nel 2010 al Metallurg per portarlo allo Shakhtar ai trenta (compresi i bonus) investiti dal Borussia Dortmund, che lo acquistò nel 2013 dopo che Micki aveva segnato 25 gol nel campionato ucraino. Il fantasista, 31 anni, gestito da Mino Raiola, ha sempre avuto grandi tecnici, ripagandoli ogni volta con la moneta giusta.

Solo con Emery, nell’Arsenal, non è sbocciato il feeling. Lucescu lo considerava l’asso del suo Shakhtar, Klopp fiutò l’affare e lo fece arrivare al Borussia Dortmund, Mourinho s’impuntò con i dirigenti del Manchester United per averlo all’Old Trafford e Wenger spinse per avere l'armeno all’Arsenal come trequartista, senza pensare mai a un’alternativa.

Con la maglia giallorossa sta dimostrando di essere un calciatore determinante per qualsiasi allenatore: 44 gol e 24 assist con Lucescu nello Shakhtar, 17 gol e 17 assist con Klopp nel Borussia, 23 gol e 32 assist con Tuchel a Dortmund, 13 gol e 11 assist con Mourinho nel Manchester United. E ora i 15 gol e gli 11 assist con Fonseca in una Roma che lo sta trattando come un principe, dopo le delusioni vissute nell’Arsenal (9 gol e 13 assist a cui il club londinese non ha voluto dare un peso). Ma il passato non conta, adesso. Mkhitaryan ha spinto i giallorossi in zona scudetto.

Insieme all’armeno il grande protagonista di questa squadra è lo spagnolo Pedro che dopo l’esperienza al Chelsea si è tuffato nella realtà italiana e sta dimostrando di poter essere un vero top player anche in Serie A.