“Il Cane – educazione alla vita”, nuovo libro di Eliana Romagnoli
Pubblicato: Mercoledì, 09 Dicembre 2020 - Redazione attualità
FRASCATI (attualità) - Il libro parte e parla dell’educazione del cane che gli possa permettere di convivere in serenità con gli esseri umani
ilmamilio.it
Eliana Romagnoli (Roma, 1959), è laureata in Veterinaria e stimata professionista del settore sul territorio dei Castelli Romani, con particolare riferimento ai piccoli animali e cavalli.
La scrittura è una sua “arma” di forte espressività. La nostra autrice si rivolge nuovamente ai lettori con un nuovo lavoro editoriale, dopo aver affrontato, con “Il bambino naturale”, l’educazione alla vita dalla nascita all’adolescenza, “L’Oltre”, dedicato ad un percorso spirituale di vasta portata, “Alla ricerca dell’Assoluto” come ricerca di meditazione, pace e silenzio.
Questa volta il fulcro della narrazione è il cane… Ma non solo od esclusivamente sul/del nostro fidato amico. Il libro parte e parla dell’educazione del cane che gli possa permettere di convivere in serenità con gli esseri umani.
Al contempo è questo testo una formazione dell’uomo all’animale perché rispetti ed impari da questa piccola parte di natura che gli entra in casa, l’amorevole guida della Vita.
In uno stile chiaro e preciso, l’autrice alterna momenti “tecnici” su come vada guidato il cane a momenti di maggiore riflessione ed ampio respiro sul rapporto delicato ma anche complicato tra il cane e gli esseri umani, dagli 0 ai 100 anni, ed apre finestre di lucida riflessione, considerazione e meditazione sull’universo umano e sul suo in-divenire.
Grazie a lunghi anni di esperienza sul campo (oltre 36) ed esperienze di vita, l’autrice sa soppesare, con saggezza, pregi e difetti sia dell’uomo che del cane. Nella sua lunga pratica ha visto nascere patologie comportamentali negli animali, allontanati dalla saggia guida della vita.
Questo libro va alla ricerca delle cause profonde di tali patologie e propone un’educazione alla Vita che permetta al cane e al proprietario di incontrarsi sul’unico terreno comune e primordiale ad entrambi: quello della “Mente che sente”. Per avere, così, i giusti sentieri e pensieri dell’esistenza.
