Marino, ufficiale la candidatura a sindaco di Gabriella De Felice

Pubblicato: Lunedì, 07 Dicembre 2020 - Redazione politica

MARINO (politica) - “Donne, giovani e cultura alla base di un progetto di rinnovamento fondato sul dialogo con la città”

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

La candidata sindaco Gabriella De Felice ha risposto in esclusiva ad alcune domande poste da ilmamilio.it.

Una Pagina da Scrivere assieme ad altre sette liste civiche si riconosce nel suo progetto civico-politico al punto di candidarla ufficialmente sindaca. Cosa significa? Se vuole si presenti ai lettori, visto che proprio lei è la più grande novità della politica marinese.

Una Pagina da Scrivere è un progetto che nasce dalla convinzione di voler fare qualcosa per la città in cui sono cresciuta, vivo con la mia famiglia e sono orgogliosa di lavorare.

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I gruppi che sono nati attorno a questa pagina iniziale, possiamo dire, che sono le altre pagine, in molti casi i temi  e le grandi fette di società attorno alla quale intendiamo sviluppare il nostro programma politico-amministrativo al servizio di tutti i cittadini di Marino. In primo luogo ci sono le donne e i giovani, quindi il mondo produttivo che si incrocia con i diversi volti di un territorio complesso come quello del comune di Marino: dal centro storico alle zone di Cava dei Selci, Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Due Santi, Castelluccia, Fontana Sala. Ognuna dovrà mostrare il suo modo migliore di essere comunità”.

Lei si è presentata come “portavoce di un progetto dal basso”. Civico e politico. Dove colloca il suo impegno?

“Lo colloco in ogni via, in ogni quartiere, in ogni isolato del  territorio comunale di Marino. E’ un progetto, per così dire, a porte aperte. La politica del resto dovrebbe liberarsi dai pregiudizi e dalle divisioni, soprattutto oggi e in particolare in un contesto locale, mirando a divenire vero strumento di unità.

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Per uscire, però, anche dal luogo comune e dal qualunquismo nel quale non intendo proprio cadere e ringraziando anzitutto le liste civiche che, bontà loro,  hanno voluto onorare la mia persona proponendomi come loro candidata sindaca, ci tengo a dire che questa candidatura civica è assolutamente aperta verso la politica e i partiti.

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Ci muoviamo, mi muovo, anche per storia personale, in un contesto ideale moderato, liberale, riformista che crede tanto nella conservazione delle migliori tradizioni, come quella cristiana, quanto in un progresso civile da raggiungere attraverso il forte slancio culturale che probabilmente di più è mancato a Marino e un po’ a tutta l’Italia. Quelle forze politiche che si riconoscono o che noi riconosciamo in questo identikit sono le benvenute al nostro tavolo d’ascolto che di settimana in settimana è sempre più operativo e interessante”.

Un tavolo d’ascolto. E’ interessante perché sembra quasi una fase precedente a quella che sarà in effetti la sua proposta politico-amministrativa. Sbagliamo?

“No, non sbaglia perché abbiamo avuto l’intuito di lanciare l’iniziativa in una fase nella quale non era ancora aperta la cosiddetta finestra elettorale. 

Questo apparente anticipo ci ha consentito di incontrare persone, ascoltarle e raccogliere le loro richieste come singoli cittadini o come gruppi, associazioni, comitati. Passaggi che hanno consentito al progetto di diventare corale, aggregando attorno a sé molte persone, rappresentanti anche autorevoli del tessuto sociale, culturale e economico della città. Tutto questo lavoro è per noi la base di quelle che saranno le nostre proposte programmatiche ”.

Donne, giovani, cultura  come mezzo di riscatto sociale ed economico della città. Questi sono i temi che, dal primo incontro di questa estate, alle successive presentazioni dei vari gruppi emergono come base del suo e vostro impegno.

“E’ esattamente così. Perché di questi temi ho voluto fare la colonna portante del mio impegno. Del resto credo fermamente che una base sociale riconoscibile sia decisamente un buon inizio per chiunque voglia impegnarsi, le ripeto, a maggior ragione in una competizione locale.

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Parlare di giovani, donne e soprattutto cultura come temi astratti, infatti,non sarebbe certo sufficiente. Cominciare, invece, come ho voluto fare io, dal confronto diretto e dalla conoscenza coi loro volti, le loro storie, le loro aspettative che sono poi i volti, le storie e le aspettative che fra sei mesi daranno linfa alla nuova Amministrazione comunale di Marino, è esattamente quello che stiamo facendo per costruire assieme a ciascuno di loro un programma che sia possibile e di conseguenza credibile, fondato realmente su un rinnovamento culturale  e identitario di valori e buone tradizioni.

Nel nostro programma vorrei sottolineare doverosamente e sentitamente il ruolo fondamentale della popolazione anziana in un contesto di armonia sociale da ritrovare anche attraverso un vero e proprio patto tra generazioni. Solo l’incontro tra le legittime ambizioni cui facevamo cenno sopra e il riconoscimento dell’esperienza e della saggezza come valori aggiunti potranno fare in modo che prenda davvero forma quella città nuova, accessibile e aperta ai diritti e patrimonio comune di tutte e tutti i cittadini. Come vede parliamo di azioni, fatti che saranno riscontrabili. Il tempo dei libri dei sogni del resto, soprattutto in politica, è finito da almeno dieci anni”.

Insieme a lei ci saranno diverse altre proposte politico elettorali, a destra e a sinistra. Cos’è che a suo giudizio può portarla oltre il tradizionale bipolarismo se è questo, come ad oggi sembrerebbe, il suo reale obiettivo?

“La nostra proposta non ha certamente l’intento iniziale di essere contro qualcuno. Ho avuto già modo di chiarirlo in diverse sedi e occasioni ma nemmeno l’esigenza o la volontà di essere necessariamente terza. Stiamo seguendo con interesse e curiosità le dinamiche lineari e meno lineari del dibattito politico locale. Detto ciò, da parte nostra, proprio perché c’è ed è vivo quel capitale umano e ideale cui lei stesso ha fatto riferimento, non possiamo certo restare oltremodo appesi a logiche superiori che spesse volte hanno dimostrato di prescindere dai destini stessi delle persone e dei territori. Noi, con le nostre pagine da scrivere, ambiamo ad essere i protagonisti del destino del nostro territorio e di tutte quelle persone che nel progetto si riconosceranno. Tra queste, glielo ribadisco convintamente, non abbiamo alcuna ragione né volontà di discriminare i partiti o coloro i quali, più o meno orgogliosamente, hanno in tasca tessere di partito e si dimostreranno vicini al nostro spirito e al metodo che intendiamo adoperare. La sfida, ad oggi, semmai è esattamente questa. Vedere e capire quali forze politiche, al di là degli enunciati o delle rendite di posizione presunte, vorranno effettivamente dimostrare di essere innovativi,immaginando un futuro decisamente più…roseo - è proprio il caso di dirlo -  per la nostra città”.  

 

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