Grottaferrata | Verde pubblico, oltre 23mila ad “Archè” per il giardino delle civette. E gli altri parchi?
Pubblicato: Venerdì, 27 Novembre 2020 - Federico Smacchi
GROTTAFERRATA (attualità) - L’Amministrazione promuove la cittadinanza attiva ma si dimentica del problema le aree verdi pubbliche
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Il 10 novembre, la Giunta comunale ha approvato in linea tecnica il progetto presentato dall’associazione “Archè” per il rifacimento del giardino adiacente a Villa delle Civette, a via Dusmet 20, immobile di proprietà del Comune e sede dell’associazione.
Il progetto, articolato e frutto di un lungo lavoro durante i mesi del lockdown, è in lizza per ottenere dei fondi regionali destinati alla manutenzione del verde pubblico urbano.
Sembra però che le altre zone verdi della città, in particolare i parchi pubblici, siano completamente usciti dal radar dell’Amministrazione, che promuove la cittadinanza attiva ma allo stesso tempo dimentica un problema che si ripercuote direttamente sulla qualità della vita dei cittadini, le cui continue segnalazioni, purtroppo, non hanno sortito alcun effetto. C'è da stupirsi di questo?
LEGGI "Grottaferrata, i parchi restano un problema. Tra chiusure, incuria e sporcizia"
Il grande lavoro svolto dai membri dell’associazione Archè, in ogni caso, merita di essere sottolineato. Da tempo, il villino è sede dell’unico vero luogo di cultura di Grottaferrata. Prima delle restrizioni imposte dalla pandemia era frequentato da moltissimi giovani del territorio, sia semplicemente per studiare che per scambiarsi idee e promuovere iniziative culturali in tutti i Castelli.
I 23.800 euro che riceverebbe l’associazione riuscendo ad accedere al bando regionale, serviranno a riqualificare completamente l’area verde di pertinenza del villino e utilizzata anche da tutti i frequentatori della biblioteca Bruno Martellotta, anch’essa considerata un luogo di aggregazione giovanile. Un giardino che allo stato attuale presenta un grande potenziale inespresso, e che fino ad ora (guarda caso, al pari di tutte le altre zone verdi di Grottaferrata), è stato dominato dall’incuria e dalle erbacce.
C'è però da chiedersi: perché l’Amministrazione Comunale sembra destarsi sul tema del verde pubblico solo quando sono i cittadini stessi a mettere in campo competenze e risorse intellettuali (senza per altro guadagnarci nulla) per cambiare lo stato attuale delle cose?
Commenti
A Gtf le narrazioni e le contronarrazioni dei cosiddetti protagonisti sono considerate a ragione "balle"
Il racconto che ne fanno è un'illusione
La campagna elettorale, prima &dopo, in termini di narrazione vuole dire "infinocchiare la gente" prima&dopo
Fare lo storytelling politico a Gtf ha finito per significare "sedurre&imbrogliare" con un tono&linguaggio alla moda per (cercare) nascondere la mancanza assoluta di idee&soluzioni
A Gtf la narrazione incessante ha creato un tale condizionamento tipico del politico della DESTRA
Improvvisazione, proporre il solito repertorio con qualche opportuna variazione fatta atterrare nel frame di DESTRA sempre pronto a raccoglierlo e rilanciarlo
Non è un caso che con "il frame della DESTRA fuori e dentro il palazzo, si tengono a bagnomaria
E di Gtf, se ne lavano "le mano"