Grottaferrata, asilo nido: la vittoria di operatrici, sindacati e genitori. La politica ferma tra silenzio e opportunismo

Pubblicato: Martedì, 24 Novembre 2020 - redazione attualità

 

 

 

Grottaferrata - Asilo nido, operatrici e sindacati a famiglie: "Se Comune  non ascolta, altre iniziative tra cui sciopero"GROTTAFERRATA (attualità) – Per tutta la vicenda mentre i soggetti coinvolti premevano sul Comune quotidianamente si è assistito ad un inquietante silenzio delle forze presenti in consiglio

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In questi anni a Grottaferrata si è assistito ad un’azione di svuotamento e logoramento di tutti i processi di partecipazione attiva alla vita politica.

Il progetto civico vincitore delle ultime elezioni amministrative, aveva creato grandi aspettative, i cittadini elettori, avevano ingenuamente creduto che potesse essere in atto un cambiamento, capace di innescare una nuova dinamica, utile alla rigenerazione della politica.

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Purtroppo per tutti, i fatti, stanno a dimostrare che non c’è stata nessuna rigenerazione, ma chi avrebbe dovuto interpretare il rinnovamento, ha di fatto alimentato solo processi di degenerazione della politica.

Abbiamo più volte denunciato che le modalità politiche e amministrative, dell’uomo solo al comando non fanno bene alla democrazia, e che percorsi di consociativismo fuori dalla chiarezza e dalla trasparenza, ingenerano dubbi e sospetti. In questo vuoto politico in questi giorni a Grottaferrata, è successo qualche cosa che ha del miracoloso. La lotta fatta con caparbietà, determinazione, coraggio e competenza delle lavoratrici dell’Asilo Nido, sostenute da tutti i genitori dei piccoli utenti, dalle organizzazioni sindacali, e dalle organizzazioni delle cooperative, ha fatto si che il sindaco facesse retromarcia su un provvedimento, che avrebbe determinato non pochi problemi alla qualità e all’occupazione dell’Asilo Nido.

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Un’azione sulla quale solo tre consiglieri di minoranza hanno dato il loro sostegno alla lotta delle lavoratrici, Pavani, Mari, Franzoso e Garavini. Per il resto solo un preoccupante silenzio (e per silenzio si intende ovviamente quello pubblico, a mezzo stampa,  social), soprattutto da quei partiti e forze politiche, che vista la loro collocazione nell’ambito della sinistra, Partito Democratico e Città al Governo, avrebbero dovuto avere un attenzione verso i temi occupazionali e la qualità di un servizio che da sempre è stato un tema che in passato, ha impegnato forza ed energia, affinché potesse continuare a mantenere quei standard qualitativi che nessuno ha mai messo in discussione, collocando L’asilo nido di Grottaferrata come un’eccellenza per come è gestito.

Abbiamo seguito la battaglia sindacale delle lavoratrici e pubblicato tutte le loro legittime rimostranze, a dimostrazione che quando le azioni politiche dei soggetti interessati, vengono fatte con determinazione e competenza riescono a sortire effetti, tanto che l’amministrazione, ha fatto dietrofront.

La cosa bizzarra in tutta questa vicenda si è palesata nel fatto che è stato il PD, attraverso un comunicato della sua consigliera, ad aver annunciato prima di tutti il cambio di marcia del Comune. Prima dell’amministrazione stessa, dunque, piazzando così la bandierina su una vicenda che lo ha visto per lunghi giorni senza proferire parola (come struttura, al di là dell'impegno dei singoli rappresentanti) sul piano della comunicazione nei giorni in cui è stata pressante l'azione di sindacati, lavoratori, famiglie. La Città al Governo non pervenuta dall'inizio alla fine. Il M5S idem. Lo stesso discorso vale per gli altri, senza fare l’elenco degli assenti.

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La battaglia fatta dalle lavoratrici e dalle famiglie e dal sindacato una cosa ci dice: che Grottaferrata, per affrontare e risolvere tanti di quei problemi acuiti dalla pandemia ha un forte bisogno di ritornare alla democrazia, alla partecipazione e alla politica, quella con la P maiuscola.