L'ultimo incanto del sindaco: monopattini elettrici a noleggio a Grottaferrata
Pubblicato: Lunedì, 16 Novembre 2020 - Federico Smacchi
GROTTAFERRATA (attualità) - La recente trovata in una delibera di Giunta: il vuoto spinto di un imbarazzante nulla amministrativo
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Subito dopo il lockdown, Roma è stata letteralmente invasa da una flotta di monopattini elettrici a noleggio. Perfetti per i piccoli spostamenti in centro, sono il mezzo green preferito dagli under 30 che vivono il caos metropolitano.
La moda si sta espandendo a macchia d’olio in tutto lo stivale, ora anche verso zone periferiche e piccole città di provincia. Grottaferrata, a quanto pare, sarà tra queste.
A quanto si apprende da una recente delibera di Giunta (la n. 133 del 10/11/20) il Comune sarebbe già in attesa di ricevere le prime offerte da parte delle diverse aziende che operano in questo mercato. È stato inoltre già approvato l’accordo che si stipulerebbe con l’eventuale fornitore, che gestirà il servizio per un periodo di prova di un anno. A Roma il costo per il noleggio è di circa 10-12 euro all'ora.
La città dell’Abbazia potrebbe quindi diventare il primo Comune dei Castelli romani a sperimentare questa soluzione per la mobilità sostenibile, ma si rileverà una città adatta al popolare servizio di sharing?
Il traffico elevato è solo una, ma forse la più importante, problematica che viene in mente se si pensa a al binomio Grottaferrata – monopattini elettrici. Il flusso incessante di veicoli cui si assiste ogni giorno si sposerà con la circolazione su questi mezzi elettrici o comprometterà il periodo di sperimentazione?
Certo, servizi di questo tipo nascono proprio con l’obiettivo di decongestionare il traffico. Ma è difficile immaginare una riduzione tale da eliminare dalla discussione un ragionamento sulla sicurezza di questi mezzi in una città come Grottaferrata, in cui sarebbero utili e sicuri (forse), giusto nelle vie più centrali. Vogliamo parlare della pavimentazione a sampietrini di alcune strade del centro?
Se poi si inserisce la proposta nel quadro più ampio del lavoro che questa Amministrazione ha prestato alla città negli ultimi 3 anni, viene un po’ da sorridere. Un tentativo estremo (e molto populista) di portare a casa qualcosa dopo il fallimento sempre più evidente, e sempre più imbarazzante della Giunta in carica.
Il fronte finanziario in cui i soldi ci sono ma sono spesi male, gli obiettivi di edilizia pubblica rimandati, la cultura non pervenuta tra le priorità, la mancanza di comunicazione, le promesse non mantenute. Il tutto sotto lo sguardo immobile dei luoghi dell’abbandono, i relitti che testimoniano un lento strascico che porta con inerzia alla fine del mandato. E la gran parte degli attuali protagonisti, ovviamente, pensano di ricandidarsi
L’Amministrazione si nasconde, e lo fa tra i progetti di Economia Civile, l’Europrogettazione e lo sviluppo di App. Quale utilità? Quale progettualità? Quale interventismo nei problemi reali dei cittadini?
A proposito, che fine avrà fatto l’App “Vivi Grottaferrata”, pensata per “aiutare fattivamente le attività commerciali di Grottaferrata per riattivare il circuito economico bloccato dal lockdown”?
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