Scattano restrizioni antiCOVID in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli: in vigore da sabato 14 novembre

Pubblicato: Giovedì, 12 Novembre 2020 - redazione attualità

 

Covid, Speranza: "Dpcm per 30 giorni, stesse misure e stretta su mascherine"Le tre regioni gialle varano misure più restrittive rispetto al dpcm di Conte per fermare il contagio: in vigore da sabato al 3 dicembre
 
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Stretta anti Covid in Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia: i governatori Luca Zaia, Stefano Bonaccini e Massimiliano Fedriga firmano le ordinanze annunciate nei giorni scorsi con restrizioni più severe per fermare il contagio da coronavirus. Mascherina indossata appena messo piede fuori di casa, stop al jogging nei centri storici e nelle aree affollate, chiusura di tutti i negozi nei festivi (ad eccezione di farmacie, tabaccherie ed edicole) e dei parchi commerciali nell’intero weekend. Stop ai mercati. Si ferma anche la ginnastica alle scuole elementari e medie. Le misure entrano in vigore da sabato 14 novembre e sono valide fino al 3 dicembre.

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Le ordinanze di Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia sono state firmate d’intesa con il ministro alla Salute, Roberto Speranza. Inoltre, le misure sono state condivise anche coi prefetti, “per sottolineare la necessità di controlli più stringenti e conseguenti sanzioni, insieme alle amministrazioni locali”.

L’ordinanza per l’Emilia-Romagna, firmata questa mattina dal governatore Stefano Bonaccini, entra in vigore dopodomani, sabato 14 novembre, e fino al 3 dicembre. Buona parte delle misure riguarda il commercio. Prima di tutto, si prevede l’obbligo di indossare la mascherina, fin dal momento in cui si esce di casa. Vengono chiuse tutte le medie e grandi aree di vendita nei giorni festivi e prefestivi, compresi tutti i centri commerciali. Nei festivi stop anche a ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato, con l’unica eccezione di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie ed edicole, oltre ai ristoranti pur nei limiti previsti dal Dpcm in vigore.

Nei negozi e in qualsiasi esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni. Stop ai mercati in area pubblica o privata, a meno che i piani comunali non prevedano regole specifiche come perimetrazione, varchi di accesso e uscita distinti, sorveglianza sull’applicazione delle misure anti-contagio.

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E ancora, la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali. Dalle 18 alle 5 di mattina l’attività rimane sospesa in base all’attuale Dpcm. La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene anche “fortemente raccomandata”.

Stop all’attività sportive in centro città. E anche a scuola, niente ora di ginnastica alle elementari e alle medie. È una delle misure restrittive previste dalla nuova ordinanza del governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, firmata oggi e che entrerà in vigore da dopodomani, sabato 14 novembre, fino al 3 dicembre. L’attività sportiva e motoria dovrà avvenire sempre a distanza e preferibilmente nelle aree verdi e periferiche e comunque non si potrà fare nei centri storici delle città e nelle aree affollate, ad esempio le vie e le piazze centrali o i lungomare.

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Spetterà ai sindaci fissare ulteriori specifiche limitazioni. Anche nelle scuole elementari e medie vengono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato. Una misura che è stata inserita in via prudenziale in attesa di ulteriori indicazioni dal Comitato tecnico scientifico nazionale. Infine, al di là delle attività di formazione già normate dal Dpcm, tutte le attività restanti dovranno essere svolte a distanza, come ad esempio i corsi di lingua, di teatro o di fotografia.

Le principali novità introdotte dalla nuova ordinanza anti-Covid del Veneto sono l’obbligo di effettuare attività motoria solo nei parchi o nelle aree rurali, non in città o nelle località turistiche, la chiusura di centri commerciali, medie strutture e parchi commerciali per tutto il fine settimana, e chiusura di tutti i negozi non alimentari ad esclusione di farmacie edicole e tabaccheria la domenica.

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I mercati all’aperto si potranno tenere solo nei Comuni che hanno strutturato un apposito piano seguendo le indicazioni già previste in primavera, nei bar si potrà consumare solo seduti al tavolo dalle 15 alle 18, orario limite per la chiusura, e non si potrà mai consumare cibo e bevande sul suolo pubblico. L’ordinanza invita poi i gestori dei supermercati a riservare le prime due ore di apertura di ogni giornata ai clienti over 65. Per tutto il giorno potrà accedere agli esercizi di vendita un solo membro per nucleo familiare. Infine, previa intesa con il Cts saranno sospese l’educazione fisica e le lezioni di canto e strumenti a fiato in tutte le scuole.

In Veneto non è previsto nessun blocco della mobilità tra i Comuni.

In Friuli Venezia Giulia la mascherina sarà sempre obbligatoria fuori dalla propria abitazione, salvo che per persone sotto i sei anni e cittadini con particolari patologie. 

L'attività motoria all'aperto dev'essere preferibilmente svolta in parchi pubblici o aree verdi periferiche. E in ogni caso lontani da aree affollate, come strade o piazze. 

L'accesso agli esercizi di vendita è consentito solo a una persona per nucleo familiare. La raccomandazione per gli over 65 è quella di frequentare gli stessi esercizi nelle prime due ore di apertura. 

I mercati potranno aprire solo a fronte della presentazione di un piano di perimetrazione, con accessi e uscite separati. 

Nelle scuole elementari e medie sono sospese educazione fisica, lezioni di canto e di strumenti a fiato.

La consumazione nei bar, dalle 15 è possibile solo da seduti. Vietato il consumo fuori dagli spazi consentiti. 

Nei festivi e pre-festivi le grandi e medie strutture maggiori (superiori ai 400 metri quadri) saranno chiuse. Nei festivi è vietata anche la vendita anche nei negozi, tranne che farmacie, parafarmacie, edicole, alimentari e tabaccherie. Sempre consentita la consegna a domicilio.