COVID, Conte: "Nuove misure in base ai territori, nel Dpcm 3 aree e scenari di rischio"
Pubblicato: Lunedì, 02 Novembre 2020 - redazione attualitàROMA (attualità) - Il Premier: "L'evoluzione dell'epidemia risulta molto preoccupante"
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"La strategia va modulata in base alle differenti criticità individuate nei territori". Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che interviene alla Camera prima del varo delle nuove misure di contrasto al Covid.
"Il prossimo Dpcm individuerà 3 aree - ha detto - corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive".
"Nelle ultime settimane l'incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi". "L'evoluzione dell'epidemia risulta molto preoccupante" si va verso uno scenario di tipo 4, "c'e' il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni", ha detto il premier.
Il governo prevede a livello nazionale "la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali" dice in aula Conte. "Scuole di secondo grado in Dad" Nel dpcm si prevede "anche integralmente" la didattica a distanza per le scuole di secondo grado".
"Per l'intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre" annuncia.
"Non stiamo subendo un'insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva, ma registriamo un crescente preoccupante affollamento negli altri reparti come le terapie sub intensive e le aree mediche in generale" sottolinea poi Conte sostenendo che i dati"confermano che c'è una rilevante differenza rispetto alla prima ondata" anche in termini di risposta sanitaria e presidi ed equipaggiamenti medici.
"L'aumento dei contagi è anche il risultato di una accresciuta capacita' di screening. Abbiamo toccato punta di 215mila tamponi al giorno. Sono stati testati poco meno di 10 milioni di cittadini" prosegue il premier.
"Nell'ultima settimana 11 regioni sono classificate a rischio elevato o molto elevato, altre 8 sono classificato a rischio moderato e una probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese. L'Rt al momento si colloca a 1,7 con un indice inferiore a 1,5 in poche regioni, in alcune regioni il dato risulta superiore alla media nazionale", ha osservato.