Grottaferrata, i lavoratori del nido 'L'Isola che c'è": "Il nostro futuro a passo di gambero"

Pubblicato: Lunedì, 19 Ottobre 2020 - redazione attualità

Il 7 settembre riaprono gli Asili Nido - TuttoggiGROTTAFERRATA (attualità) - La comunicazione degli operatori: "Preoccupazione per scelte amministrazione"

ilmamilio.it - nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"A seguito dell’incontro avvenuto il 19 ottobre 2020 tra l’Amministrazione comunale e le OO.SS., come lavoratrici del nido d’infanzia “L’isola che c’è” di Grottaferrata, esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione, rispetto alle modifiche che l’amministrazione intende approvare nel prossimo consiglio comunale, sulle modalità di gestione di un servizio che dal 5 aprile 1988 (data della sua apertura) è stato considerato da tutti un’eccellenza nonché, un fiore all’occhiello del nostro paese.

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Nell’incontro l’amministrazione ha sottolineato i vantaggi derivanti da una gestione in concessione, ignorando totalmente, le ricadute che tali scelte avranno sulla condizione lavorativa del personale.

Un paio di commissioni consiliari sono state sufficienti per liquidare e licenziare un provvedimento che prevede, oltre al passaggio in concessione, una riduzione dei costi a base d’asta nettamente inferiori a quelli attuali. Un atto che metterà a repentaglio la qualità del servizio, con possibili riduzioni del personale o diminuzione dell’orario di lavoro delle operatrici, con la conseguente decurtazione dello stipendio o nella migliore dell’ipotesi un peggioramento delle condizioni di lavoro che, vedrebbe il personale svolgere la propria attività non solo sul servizio nido ma anche su eventuali servizi integrativi, a pagamento per gli utenti, previsti nella concessione 7 gg. su 7gg. H24.

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Tutto questo si sta configurando attraverso scelte arbitrarie che non hanno tenuto minimamente conto di quegli aspetti partecipativi degli organi di gestione sociale del nido, rappresentativi degli utenti democraticamente eletti e previsti dalla legge istitutiva del servizio. Auspicavamo momenti di confronto, rispetto all’analisi dei nuovi bisogni e ampie riflessioni soprattutto sulle opportunità di sviluppo dei servizi per l’infanzia, alla luce della recente normativa approvata con Legge regionale del 5 agosto 2020 n. 7 che contempla il nido nel “Sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”.

Il nuovo progetto di gestione dell’Asilo Nido, proposto dall’amministrazione, vuole ricalcare modalità di gestione già sperimentate in un comune limitrofo nel 2019, dove ci sono stati non pochi problemi in merito al riassorbimento del personale nel rispetto della clausola sociale. Problematiche queste ben documentabili e che alimentano le nostre preoccupazioni. Siamo altresì costernate dalla totale disattenzione e indifferenza verso le tematiche relative all’infanzia e all’educazione e dall’inconsapevolezza delle conseguenze che il provvedimento, prossimo alla discussione e alla deliberazione in Consiglio Comunale, determinerà su un servizio che da anni accoglie 59 bambini. Queste scelte impatteranno drammaticamente sulla nostra vita e sulle nostre famiglie, sulla dequalificazione e limitazione della nostra professionalità e delle nostre competenze, sulla qualità di un servizio che coinvolge i cittadini fragili e indifesi come i bambini e le loro famiglie.

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Con un colpo solo verranno spazzati via anni di impegno, sacrificio e lavoro, facendo della nostra professionalità, carne da macello. Non ci mancherà certamente di far sentire la nostra forte indignazione per come un servizio educativo, così importante e necessario, alle bambine e ai bambini, possa subire un’azione che ne limiterà drasticamente funzionalità ed efficienza.

Non è certo nostra intenzione interferire nella sfera di scelte politiche, questo è compito di chi rappresenta i cittadini in Consiglio Comunale ma, la professionalità e il ruolo sociale che stiamo svolgendo da anni su questo territorio, ci impone comunicare con chiarezza, onestà e senso di responsabilità il nostro pensiero. Noi lavoratrici, soggetti attivi di un servizio educativo costruito con impegno e spirito di abnegazione, anche in un momento così particolare e difficile, abbiamo continuato con immensi sacrifici a svolgere in modo responsabile il nostro lavoro, ora, ognuno faccia la sua parte.

I lavoratori del nido d’infanzia comunale di Grottaferrata “L’isola che c’è”


Commenti  

# whistleblower 2020-10-20 07:07
i soffiatori di fischietti soffiano e fischiano a quelli che dicono che stanno prendendo una "decisione realistica" :cry: :eek: capiamo immediatamente che stanno per fare qualcosa di brutto :oops:
Che il concessionario 2017 preferisca le concessioni = appiattimento verso il basso "qualitativo&quantitativo", è da copione
A Grottaferrata quello che non causerà il covid lo sta provocando la pOLITICA pandemica
Non ricordiamo se è una scelta da 1°programma (2017 elezioni) :eek:
da 2°programma (2019 defezioni consiglieri) :-*
da 3°programma (2020 sopravvivenza) :oops:
Non sarebbe male se tra i prossimi candidati ci fosse qualcuno che programmasse la revoca delle
MALEconcessioni = privatizzazione?
Impianti sportivi pubblici :cry:
Tributi comunali :-x
Monnezza :eek:
e ..... ;-)
Un bel programma da votare :lol: :D
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# ilfactchecking 2020-10-20 09:56
a Grottaferrata mostra un'attività politica che di POLITICA ne ha ben poco
Fin dalle prime scelte :eek: la trasparenza economica dell'ENTE è entrata in crisi
Di scelte in scelte, la condizione economica è peggiorata :oops:
A nulla servono le dichiarazioni in consiglio se non sono altro che le stesse fatte in commissione = nessuno dice la verità sullo stato economico dell'ENTE
Tant'è che anche per una buca non ci sono €uri :o figurarsi per le centinaia di buche presenti in strada
Solo dal 2005/10 le scellerate scelte ebbero un devastante impatto economico
Proseguito 2010/13 ma con un impatto minore per la fine anticipata e dalla competenza dell'allora capogruppo pd e delegato&presidente bilancio & patrimonio che limitò i danni ....e fu cacciato :oops:
Per riequilibrare le casse, perché non incassare le multe&tributi?
Perché non acquisire a bilancio le centinaia di aree derivanti da convenzioni&atti d'obbligo?
Paura :-*
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# noicheNON 2020-10-21 08:41
crediamo alle coincidenze e neppure al destino, restiamo basiti e sconcertati quando persone che nella vita reale svolgono altre attività (lavorative) oppure sono in pensione o alla ricerca di un lavoro, se si ritrovano eletti, delegati, surrogati e/o nominati, prendono scelte, economiche, senza valutarne le conseguenze ma soprattutto senza avere alcuna conoscenza di servizi ai minori&famiglie
Un classico :oops:
Un'ulteriore conferenza dello stato emergenziale delle casse comunali ? :oops: devono "sparambiare" :cry:
Ci chiediamo se è stato considerato il risparmio per qualche delegato e\o nominato in meno :eek: dal momento che a Gtf ci sono il REsovrano&commissariostraordinario&VICE "dall'hic et nunc" perentorio&stentorio&masilenzioso
Anche a Gtf "i post-keynesiani" imperversano = più privati & meno pubblico? :oops:
Una scelta demenziale che ha già messo in ginocchio la sanità pubblica e gli ITALIANI
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