L’importanza del filtro dell’olio e ogni quanto va sostituito

Pubblicato: Lunedì, 14 Settembre 2020 - redazione attualità

meccanico auto ilmamilioROMA (attualità) - Consigli utili per un elemento semplice ma molto importante

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La passione per le quattroruote è, da sempre, un tratto caratteristico degli italiani. Il nostro paese, d’altro canto, è storicamente un grande serbatoio di macchine di qualunque tipo, dalle utilitarie fino a quelle più lussuose ed ambite al mondo, di cui la Ferrari ne è il più fulgido esempio. Va da sé, di conseguenza, che gli abitanti del Belpaese tengono particolarmente alla cura del proprio autoveicolo, per motivi estetici e pratici.

In tema di sicurezza, il filtro dell’olio riveste carattere di rilevante importanza. Tutti i mezzi a motore d’altro canto, durante il loro funzionamento devono svolgere un certo carico di lavoro, con diverse componenti che tendono a sfregarsi e a sporcarsi fra loro. L’olio svolge, per l’appunto, l’importantissima funzione di evitare che questi sfregamenti vadano a rovinare le superfici del veicolo.

La funzione dell’olio nei mezzi a motore

Scendendo più nello specifico, esso evita che le superfici si corrodono, oltre a contribuire al raffreddamento del motore evitando gli attriti. L’olio motore, inoltre, funge da detergente facilitando lo scivolamento dei detriti che, inevitabilmente, si posano all’interno del motore. Tutte una serie di caratteristiche che fanno ben comprendere come l’olio sia un elemento a dir poco essenziale per il corretto funzionamento di qualsiasi veicolo a motore.

Allo stato attuale, in commercio esistono tre tipologie di oli per motore: quello sintetico e semisintetico sono quelli comunemente utilizzati per le autovetture, mentre quello minerale è adottato nel comparto delle macchine agricole. Controllare l’olio è un esercizio abbastanza semplice: basta utilizzare l’asticella presente in qualsiasi automobile, pulirla in prima istanza e poi immergere nella guida; se il livello è sotto al minimo, significa che va rimpinguato.

Durante tutti i processi ai quali è esposto, l’olio tende inevitabilmente a sporcarsi. Il filtro dell’olio motore, in tal senso, agevola la sua pulizia, impedendo che i residui provochino un arresto del motore, evitando, contestualmente, che si proceda al cambio dell’olio con una frequenza troppo elevata e decisamente antieconomica per l'automobilista.

La scelta del giusto filtro d’olio, di conseguenza, risulta fondamentale per il corretto funzionamento di qualsiasi motore. Ed oggi, grazie alla rete telematica, è possibile procedere al loro acquisto a dei prezzi di norma inferiori, come ben testimoniato da alcuni siti del settore, tra i quali citiamo, a titolo esemplificativo, Daparto.it.

 

Cambio del filtro d’olio: quando si deve procedere?

In commercio esistono svariati tipi di filtri d’olio, ma tre sono quelli maggiormente utilizzati nelle macchine che circolano quotidianamente. I filtri d’olio magnetici, ad esempio, sono in grado di attrarre le particelle metalliche causate dall’attrito o dalla usura. Esistono anche i filtri d’olio a centrifuga, ma quelle più comunemente predisposte sulle automobili sono, senza ombra di dubbio, i filtri d’olio di tipo meccanico.

Essi sono di forma cilindrica e possono essere di due tipi: a immersione o avvitabili. In virtù della membrana presente internamente, che dispone di un grado di permeabilità assai elevato, riescono ad intrattenere le impurità, consentendo al motore di ricevere solo olio pulito. Una domanda, però, che si pone la maggior parte degli automobilisti è la seguente: “quando devo procedere al cambio del filtro d’olio?”.

Una risposta univoca, ad onor del vero, non esiste. E sarebbe sempre consigliato, in tal senso, chiedere le tempistiche ad un’officina convenzionata con la casa madre, in modo da poter adempiere correttamente allo svolgimento della suddetta operazione. Tuttavia, molti meccanici consigliano di procedere al cambio del filtro dell’olio ogni qualvolta si proceda al cambio del lubrificante.

Altri addetti ai lavori, invece, consigliano di procedere al cambio in base alla tipologia di carburante di ogni autoveicolo: per i motori benzina si consiglia di non superare i 15000 km, mentre per i diesel tale soglia è elevata ai 30000 km. Anche la longevità del veicolo è da tenere in adeguata considerazione: per le macchine più “navigate”, è consigliato procedere al cambio ogni 10000 km.