Uno studio fotografa le abitudini di gioco degli italiani durante il lockdown

Pubblicato: Giovedì, 27 Agosto 2020 - redazione attualità

cellulare cartadiCredito ilmamilioROMA (attualità) - In pochi hanno rinunciato al brivido delle scommesse

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Come avranno giocato gli italiani durante il lockdown? Una domanda che avrà incuriosito molti. E a cui c’è già una risposta, grazie ad una ricerca del CNR-ICF, il Consiglio Nazionale di Ricerche. Titolo eloquente: “Come gli italiani hanno tentato di sbancare durante il lockdown”. A partecipare alcune Regioni ed esponenti delle istituzioni coinvolti nel monitoraggio e nella prevenzione dei rischi correlati al gioco.

La ricerca si è tenuta tramite un questionario online su un campione di 3971 persone in un lasso di tempo tra aprile e maggio per un totale di sei settimane. Interessanti i dati emersi, col primo, chiarissimo ed incontestabile: il 35% dei giocatori ha ridotto le puntate, ed un altro 23% ha messo invece da parte il mondo del gioco. Solo un intervistato su tre ha invece cominciato a giocare sul canale online, il vero protagonista del periodo di pandemia. Una situazione, questa, prevedibile e perlopiù scontata dopo il lockdown generale che ha chiuso fin da subito i luoghi del gioco fisico.

Nonostante questo, però, qualche fedelissimo è rimasto: il 13% del campione intervistato ha continuato a giocare anche in isolamento. Del totale, solo il 10% ha scelto poi il mezzo online.

A coordinare il progetto-studio è stata Sabrina Molinaro, del CNR-ICF. Secondo la sua opinione durante la pandemia solo una minima parte ha scelto di migrare sul canale online. E questo induce un’altra riflessione: i pubblici dei due segmenti sono diversi. Esiste una platea per il gioco fisico ed un’altra per il gioco online. Da qui un’altra percentuale: il 26,6% del campione ha mantenuto le sue abitudini.

abitudini lockdown ilmamilioC’è anche chi ha giocato in loco durante la pandemia, come evidenzia l’infografica realizzata dall’Osservatorio di Giochidislots.com. In questo caso il 72,5% del totale ha scelto la soluzione dei Gratta&Vinci, subito seguita da Lotto e SuperEnalotto, nonostante il lockdown abbia colpito anche i concorsi a vincita di casa ADM. Una grande maggioranza dunque è uscita di casa fino a tre volte al mese per giocare, il 40% l’ha fatto uno o più volte a settimana e l’8,5% quotidianamente. La spesa è rimasta contenuta: non oltre i dieci euro durante la quarantena. Il 26% invece ha speso tra gli 11 e i 200 euro, un minimo 2,6% tra i 200 e i 500 e il 3,9% invece si è spinto oltre. Di tutti questi giocatori, il 55,3%, ovverosia la maggioranza assoluta, ammette le perdite. Emergono anche novità sulle stime epidemiologiche del gioco d’azzardo in Italia. La metà della popolazione adulta gioca per soldi, il gioco problematico invece aumenta invece anche tra i giovani adulti.

Sabrina Molinaro ha poi annunciato, a seguito dello studio, l’introduzione di un nuovo strumento per rilevare eventuali aumenti di gioco problematico nell’ultimo periodo. Si tratta del questionario online GAP #iorestoacasa, da cui è emerso che il 3,6% dei rispondenti ha giocato sul luogo presso tabaccherie, mentre il 3,7% online. Lo studio ha raggiunto il 13,3% dei giocatori dell’ultimo anno e il 27,6% di chi ha invece giocato in periodo di Covid-19. 

La problematicità, secondo le ultime, si attesta attorno al 3%. Sul fronte del gioco online invece emerge che il 33,8% ha aumentato le occasioni di gioco, l’11,3% è invece la percentuale di chi ha cominciato a giocare in pieno lockdown. Sul canale web la frequenza di gioco è maggiore: il 30,5% ha giocato più volte in un solo giorno e in una settimana. Il 39,9% quattro volte in un mese. Dallo stesso campione è emerso che il 14,6% ha speso oltre i 500 euro, l’11% tra i 200 e i 500 e il 56,8% è in perdita. Giocano, inoltre, più gli uomini (62,6%).