Rocca di Papa: l'insostenibile corto circuito della non politica. La fine programmata dell'avventura Crestini

Pubblicato: Venerdì, 20 Ottobre 2017 - redazione politica

crestini bnROCCA DI PAPA (politica & cronaca) - La maggioranza non appare più in grado di governare la città, né sull'ordinario né tantomeno sullo straordinario. E gli ultimi gravi fatti lo dimostrano

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Veniamo subito ai ri-fatti. Ri-fatti perché ne avevamo scritto proprio ieri (LEGGI l'articolo) prima che l'ultima "bomba", quella dell'aggressione sostanzialmente verbale al sindaco Crestini, scoppiasse. Lo avevamo scritto proprio ieri: l'"etica" (se ne esiste una) della politica si è fermata ai piedi di Rocca di Papa.

E ogni giorno ne succede una nuova: a Rocca di Papa, città delle castagne e delle antenne, è una continua sorpresa.

La foto pubblicata, oltre l'oggettivo contesto in cui è stata scattata, nasconde un altro profilo di verità, quello stesso profilo che l'ex delegato alle antenne, Bruno Petrolati, ha alla fine denunciato: Crestini, secondo Petrolati, è un assolutista.

La foto è quella che Crestini ha diffuso ieri pomeriggio nel denunciare l'aggressione subita in Municipio. Aggressione per la quale, a ieri sera, il sindaco non aveva però sporto alcuna denunciato. Un'espressione sprezzante del pericolo imminente. Per questa aggressione ieri pomeriggio il sindaco si è recato ospedale, a Tor Vergata.

Intendiamoci però: quanto accaduto ieri nella stanza del Municipio, allunga la vita del sindaco Crestini.

CORTO CIRCUITO - Siamo al corto circuito conclamato della politica. L'Amministrazione Crestini e la maggioranza che lo sostengono, purtroppo per Rocca di Papa, non sono più in grado di amministrare la città. Formalmente, e lo abbiamo già scritto nei giorni scorsi con estrema chiarezza, l'esperienza amministrativa del sindaco Crestini e della sua maggioranza si deve ritenere chiusa al 28 settembre, data in cui i 3 dissidenti di maggioranza hanno formalizzato la costituzione del gruppo "Voi con noi".

Oggi, e i gravissimi fatti delle ultime ore lo dimostrano (il caos al centro anziani aizzato ad arte da Mdp - Pd-x, la lettera denuncia della vicesindaca Giannone, l'aggressione al sindaco), siamo in una situazione di oggettiva ingovernabilità. Nello straordinario, ma anche nell'ordinario.

FINE PROGRAMMATA - Quella dell'Amministrazione Crestini è palesemente una fine programmata. Certamente a dopo le elezioni Regionali 2018, anche se alcune forze in particolare, che hanno tutto l'interesse di fare in fretta, spingono per accelerare l'iter. In particolare Mdp e parte del Pd che ancora oggi occhieggia ad Articolo 1.

L'impressione è che però, proprio sulla scorta di quanto sopra esposto, Emanuele Crestini - attorno al quale si sta stringendo un cerchio fatto da vecchi e nuovi oppositori ma anche tanti traditori - sia destinato comunque per il momento a restare in sella. Ma senza governare.

E se il sindaco presentasse le sue dimissioni come atto di forza per mettere spalle al muro chi oggi, dietro le dichiarazioni di facciata, lavora ad una sua rapida caduta per poi riproporsi magari proprio al fianco di #quellicheceranoprima?

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