Grottaferrata, l'ex assessore Tomboletti: "Barriere architettoniche e barriere mentali"

Pubblicato: Lunedì, 27 Luglio 2020 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Un lungo intervento in merito alle fioriere disposte sul marciapiede di largo del Popolo

ilmamilio.it

Dall'ex assessore Mauro Tomboletti riceviamo e pubblichiamo.

"L’episodio delle fioriere posizionate, ad ostacolare il passaggio pedonale di fronte ad un’attività commerciale a Largo del Popolo, non è una questione di poco conto, o come qualcuno sta tentando di voler sottovalutare il problema. E’ un atto di arroganza, e prepotenza, dettata soprattutto, dalla scarsa sensibilità e attenzione culturale che un paese civile, deve avere verso chi ha difficoltà. Le barriere mentali, fanno male, più di quelle architettoniche.

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"Chi non ha problemi di tipo fisico si trova in difficoltà di fronte agli ostacoli, figuriamoci chi vive con condizioni di difficoltà e disabilità, ma soprattutto chi è obbligato alla mobilità con supporti meccanici e si trova, anche a dover fare i conti con i paletti mentali degli altri. Ed è contro questo, che tutti dobbiamo batterci, per rivendicare il diritto delle persone con disabilità a vivere una vita normale, lontano da falsi pietismi e dalla colpevole indifferenza del mondo che li circonda. Nessun disabile deve più sentirsi dire che il passaggio in carrozzina ostacola l’attività commerciale, è un fatto ripugnante che dimostra che all’ignoranza non c’è mai fine. L’abbattimento delle barriere di ogni tipo, sia architettoniche sia mentali, dovrebbe fare parte del sentire comune, essere una cosa naturale.

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Se in un paese le strade sono inadeguate per quelle persone che hanno bisogno di supporti per muoversi, deve essere interesse di tutti adeguarle alle esigenze collettive. Tutti significa che non deve esserci differenza tra normodotati e chi ha difficoltà alla deambulazione. Anche questo vuol dire essere parte integrante della società e avere la libertà di esprimersi e partecipare alla vita sociale.    

In realtà il nostro stato di diritto riconosce che le persone disabili, hanno il diritto di avere un posto nella società, ma quello che troppo spesso manca è l’uguaglianza, nel senso che il disabile non viene considerato una persona ‘normale’ anche se lo è. Una persona integrata nella società, deve godere degli stessi diritti degli altri, No alla carità e alle false ideologie, no alle separazioni. la persona affetta da disabilità deve avere un ruolo ben definito, ovviamente commisurato alle sue capacità. Come gli altri, e insieme agli altri. Il concetto che stenta ad affermarsi, è che il disabile non ha bisogno di leggi ‘speciali’ e fondi ‘speciali”, bensì ha diritto a una partecipazione attiva nella società in cui vive. Dietro ad atteggiamenti difficili da scusare, c’è molto spesso l’indifferenza, più che la cattiveria. Indifferenza verso il diverso. Perchè quello che non ti tocca da vicino non merita approfondimento. Cosa sono le barriere architettoniche? un qualunque elemento costruttivo che impedisce o limita gli spostamenti o la fruizione di servizi, alle persone disabili. Ma la realtà, ha insegnato invece, che ogni individuo, nell’arco della propria vita, si trova a dover fronteggiare problemi di spazi non accessibili, o inadeguati, alle sue necessità e condizioni fisiche, momentanee o acquisite, così la mamma con la carrozzella, il ragazzo con la gamba ingessata, gli anziani autosufficienti, ma costretti ad appoggiarsi ad un bastone. veleno frascati banner ilmamilio

La barriera architettonica può essere una scala, un gradino, una rampa troppo ripida, ma anche porte, lavandini, la mancanza di taluni accorgimenti (corrimano, segnaletica opportuna) materiali sdrucciolevoli, spigoli vivi. Qualunque elemento architettonico può trasformarsi in barriera e l’accessibilità dipende sempre da come si approccia il problema soprattutto se poi vengono apposte appositamente per impedire passaggi su aree pubbliche.(vedi le fioriere). La barriera architettonica è un problema che riguarda tutti, non solo le persone con disabilità. In tal senso urge una profonda trasformazione culturale. Oggi non è più possibile inquadrare le persone con disabilità sotto l’aspetto esclusivamente medico, ossia come dei malati ai quali deve essere garantita protezione sociale e cura (in altre parole non è possibile scaricare sulle condizioni di salute della persona la responsabilità di una società che colpevolmente e superficialmente crea ostacoli e barriere).

Occorre invece ricondurre il tutto sotto l’aspetto sociale, che valorizza e non penalizza le diversità umane di genere, di orientamento sessuale, di cultura, di lingua, di condizione psico-fisica e così via – e pone la condizione di disabilità non come derivante da qualità soggettive delle persone, bensì dalla relazione tra le caratteristiche delle persone e le modalità dei segni attraverso le quali la società organizza l’accesso ed il godimento di diritti, beni e servizi".

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Commenti  

# goodmorning 2020-07-27 14:26
grottaferrata
Un intervento didascalico da sottoscrivere per intero se non venisse da un ex delegato (lo dice ilmamilio)
A consuntivo degli ultimi 30anni l'intervento dell'ex è demoralizzante
Non conosciamo le deleghe ricevute dall'ex in questione, tranne quella alla cultura (fine anni 80?) e per quante altre volte le ha ricevuto, sappiamo comunque che dal XXI secolo non si riscontrano interventi cosi indignati
A Grottaferrata le barriere architettoniche si sono sempre costruite e mai abbattute. Almeno le fioriere si possono spostare
Grottaferrata è piena di barriere architettoniche, in primo luogo "culturali"
Redazione ci sono correlati di delegati alla cultura ex&già nel tempo? si sono occupati del vergognoso primato?
Strade, scuole, marciapiedi, aree verdi attrezzate, attività commerciali irregolari, accessi sicuri e fruizione totale senza distinzioni
God save the Community of Grottaferrata
dagli Ex&già cultur..isti
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