#FareRete: "A Grottaferrata basta con l'urbanistica dei "poteri forti""

Pubblicato: Mercoledì, 15 Luglio 2020 - redazione politica

fareRete grottaferrata1 ilmamilioGROTTAFERRATA (politica) - Una lunghissima nota del movimento civico

ilmamilio.it

Da "#FareRete" riceviamo e pubblichiamo.

"Per #FareRete “governare” non significa agevolare i poteri di oligopolio delle lobby del mattone, alimentando i cartelli economici, ma al contrario, spezzare quelle catene definendo processi virtuosi di economia urbana, sociale e civile. E la rete civica fa di questi principi il proprio mantra politico.

Purtroppo, da tempo a Grottaferrata, specialmente in ambito urbanistico, prevalgono logiche utilitaristiche di interesse particolare rispetto all’interesse generale e questa tendenza è stata amplificata anche per effetto della speculazione edilizia dei terreni edificabili o classificati edificabili dal PRG del 1972, in quanto la politica locale non ha saputo gestire nel tempo l’attuazione del Piano (utilizzando strumenti urbanistici alternativi e la negoziazione di varianti puntuali con i privati), i terreni edificabili sono passati in mano ad un sistema produttivo composto da imprese oligopoliste che hanno, a loro volta, realizzato un cartello economico, decidendo di fatto la rendita finanziaria e i prezzi di vendita del mercato edilizio.

sportage pronta consegnaDi qui l’ambiguo connubio tra politica e interessi privati che ha accompagnato le problematiche e i dibattiti pubblici degli ultimi cinquant’anni, costellati da vie infernali lastricate di buone intenzioni, di promesse virtuose puntualmente disattese e di dispendio di denaro pubblico (i soldi di noi contribuenti). Non sono bastate, infatti, i numerosi incarichi professionali di vario genere, profumatamente retribuiti, finalizzati negli ultimi decenni allo studio della famigerata nuova (ormai vecchia) pianificazione urbanistica, mai realizzata e ormai da considerarsi una sorta di ideale regolativo della demagogia politica locale.

In questo quadro, Andreotti si presenta come l’homo novus “giusto” al momento “giusto” per confermare l’eterno ritorno dell’uguale della politica criptense (basti pensare a chi ha scelto come suo Vice).

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Culminato il terzo anno di mandato, dopo che i luoghi dell’abbandono e del degrado sono aumentati oltre misura, il Sindaco Re continua ad illudere cittadini ed amministratori con false promesse cui neanche lui crede più, intrattenendo tutti con futili azioni di distrazione di massa, come gli appelli vari rivolti ad organi ed enti sovracomunali su temi non immediatamente pertinenti all’azione amministrativa.

A quasi 6 mesi dalla delibera per la nuova pianificazione urbanistica generale (l’emergenza covid è successiva e non può essere quindi considerata un alibi), approvata dal Consiglio comunale di Grottaferrata, ancora non si hanno segnali concreti di svolgimento dei punti stabiliti nel crono-programma votato, mentre con rapidità e puntualità si è proceduto a mettere a bando la manifestazione di interesse per un nuovo incarico professionale (ma guarda un po’..) di circa 160 mila euro. A tal proposito riteniamo necessario, ai fini di ottenere una nuova pianificazione che davvero tuteli il territorio, il recepimento da parte di questa Amministrazione del Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) per l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali.

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La consigliera Veronica Pavani ha depositato una mozione in tal senso sulla quale #FareRete auspica la convergenza di tutte quelle forze politiche civiche e partitiche che hanno da sempre professato la difesa dei principi di sostenibilità ambientale e territoriale nell’ottica di un reale contenimento del consumo di suolo. Qualsiasi collaborazione politica, anche futura, non può prescindere per noi dalla condivisione di questi principi di valorizzazione di una urbanistica partecipata e sostenibile. Ma perché questo recepimento sarebbe così importante?

Nelle norme di attuazione del piano (titolo IV “Direttive per la pianificazione urbanistica e la programmazione negoziata”, art. 55 “Direttive per il dimensionamento dei PUCG”) si possono consultare due interessantissime tabelle relative al consumo di suolo e quindi alla cubatura massima realizzabile per un nuovo Piano. Il dimensionamento del Piano va calcolato sulla base dell'incremento demografico degli ultimi 10 anni e sul quantitativo del suolo consumato.

Questo significa che a Grottaferrata, cosi come in quasi tutti i Castelli Romani, avendo un consumo di suolo sicuramente superiore al 30% ed un rapporto m2/ab superiore a 150, si dovrebbe necessariamente redigere un Piano a consumo zero di suolo; non ci sarebbe neanche bisogno di inserirlo come principio ed indirizzo, perché il consumo zero sarebbe la matematica risultante dello studio del nostro territorio ed è probabilmente questo il motivo per cui alcuni comuni in tutti questi anni hanno evitato il recepimento del PTPG, nonostante fosse disposto per legge (articolo 4 comma 2 della legge 38 del 1999: “I comuni e le comunità montane devono adeguare rispettivamente i propri strumenti urbanistici e i propri piani pluriennali di sviluppo socio-economico alle disposizioni del PTPG entro il termine fissato dal PTPG stesso”).

Grazie ad una specifica interrogazione abbiamo appurato, infatti, che anche il Comune di Grottaferrata risulta inadempiente da circa 8 anni!

Ad ogni modo, a prescindere dall'importanza di adeguarsi alle disposizione di un Ente sovraordinato, è l'indirizzo politico del PTPG che ci preme sottolineare, in quanto il suo ambito è quello della protezione della natura e dell'ambiente, acqua e difesa del suolo, tutela delle bellezze naturali e rappresenta quindi un fondamentale supporto di sviluppo sostenibile per tutte le autorizzazioni edilizie rilasciate, nonché del corretto dimensionamento del nuovo PUCG, nelle more dei risultati dello studio del territorio che l'Amministrazione si sta apprestando ad assegnare.

Una sana pianificazione urbanistica ispirata da logiche di interesse generale non può, pertanto, non tener conto del PTPG che dovrebbe essere considerato come un faro in grado di guidare tutte le scelte politiche imminenti in campo urbanistico, ivi compresa la rigenerazione urbana di prossima discussione anche nel Consiglio Comunale di Grottaferrata.

 

Parallelamente al recepimento del PTPG, come forma di tutela del suolo e del verde del nostro territorio, #FareRete, mediante l’azione dei consiglieri Massimo Garavini (Faro) e Veronica Pavani (Altri orizzonti), promuoverà iniziative consiliari volte alla verifica e tutela delle così dette “zone bianche”, ossia aree che hanno assunto un regime neutro in quanto in attesa di una ridefinizione dei vincoli (scaduti o in scadenza). Per quanto concerne, inoltre, la questione particolare di via Rossano Calabro, senza voler fare dietrologie politiche, riteniamo necessario vigilare affinché l’attuale amministrazione rispetti la convenzione che prevedeva la cessione dei 4 appartamenti di circa 70 metri quadri cadauno con rispettivi box al Comune per housing sociale.

LEGGI Grottaferrata ed il “mistero” di via Rossano Calabro. Ne parliamo con Angelo Gregori, già assessore all’Urbanistica negli anni '90

Invitiamo, pertanto, l’Amministrazione Andreotti a redigere con celerità il regolamento da portare in Consiglio Comunale per la conseguente messa a bando degli immobili.

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Il nostro movimento, ci teniamo a ribadirlo, ha individuato come emergenza politica il tema urbanistico non per un atteggiamento polemico contro qualcuno, ma per elaborare delle proposte tra attori del territorio che hanno a cuore un obiettivo comune, ossia rintracciare strumenti operativi che possano aiutare le istituzioni a mettere in campo tutte quelle buone strategie volte ad individuare prospettive di sviluppo compatibili con la sostenibilità del nostro territorio, limitando invece quelle che non lo sono. Non è nostra intenzione ledere i diritti acquisiti di chi nel rispetto delle leggi ha ottenuto permessi di costruire seguendo procedure corrette.

La nostra azione politica vuole essere un monito affinché si faccia attenzione a non trasformare il nostro territorio in un luogo di predazione riducendo Grottaferrata ad una sorta di regno in cui l’urbanistica viene strumentalizzata da logiche oligopolistiche".


Commenti  

# whistleblower 2020-07-16 06:33
gli EX&i già dopo aver contribuito a farli eleggere, solo dopo oltre 2 anni diventano vittime delle loro scelte sbagliate
Da pochi mesi sono diventati i soffiatori di fischietti sul laterizio & d'intorno
Se la memoria non ci inganna e
considerato che ilmamilio non era nato, il copiaincolla con lo sviluppo sostenibile dell'Ag21 (progetto finanziato) di inizio secolo, è servito :eek:
Se la memoria non ci inganna, i petali&corolle c'erano allora e fecero lo stesso (dopo 2 anni e mezzo) con la migliore testa di sindaco ;-) ....ma senza voti :cry: è VERO
Comportamenti che vengono ereditati ;-) ;-) :oops:
God save the Community of Grottaferrata dal dèja' vu e dai dèja' vu
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# whistleblower 2020-07-16 08:30
la soffiatrice di fischietto "senza rete" non ha ancora compreso che a Grottaferrata non si sceglie 8) il VICE ma si sceglie il "concessionario" 8)
Un "concessionario" dall'EGO spropositato è il "più meglio" :sad:
Con un VICE tutor c'è la garanzia per realizzare "i ponti" che garantiscono il laterizio & d'intorno
Un concessionario a tempo determinato è l'ennesima brutta pagina
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