STORIE - Ennio Morricone e Nino Manfredi, simoboli di romanità... ma ciociari di origine
Pubblicato: Mercoledì, 08 Luglio 2020 - Giulia Bertotto
ROMA (storie) - Coincidenze ed affinità di due geni del cinema
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La scomparsa di Ennio Morricone il 6 luglio scorso ha segnato un profondo lutto per l'Italia, per la musica e per il mondo del cinema. Morricone, musicista e compositore di colonne sonore travolgenti, strazianti, magnifiche tra i più prolifici e influenti al mondo.
Come quella di “Nuovo Cinema Paradiso” del 1988, di “C'era una volta in America” del 1984 con il quale vinse il British Academy Film Award per la migliore colonna sonora, “La leggenda del pianista sull'Oceano” (1998) per cui si aggiudicò il Golden Globe per la migliore colonna sonora originale, “Malena” (2000), Oscar alla migliore colonna sonora.
Scrisse le musiche di “Salò o le 120 giornate di Sodoma” nel 1975, con il regista della controversa pellicola e insomma la sua carriera è un elenco di lungometraggi che ci si commuove e si arrossisce solo a ricordarlo.
Nino Manfredi, all'anagrafe Saturnino Manfredi (scomparso invece nel 2004) è uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana con altri giganti come Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni. Ha recitato in capolavori come “C'eravamo tanto amati” del 1974, “Brutti, sporchi e cattivi” 1976, “Operazione San Gennaro” con Totò e del quale ha co-scritto anche la sceneggiatura, regia di Dino Risi. I film “un difetto di famiglia” del 2002 e “Attenti al buffone” del 1975, portano la firma di Ennio Morricone per la colonna sonora.
Ma che altro hanno in comune Nino Manfredi ed Ennio Morricone?
Entrambi vengono considerati romani doc, eppure sono di origini ciociare, tuttavia Manfredi nacque a Castro dei Volsci e Morricone seppur nato a Roma, è originario di Arpino, entrambi splendidi comuni in provincia di Frosinone. Castro dei Volsci “castello fortificato” dell'antica popolazione di Volsci, vanta tra le sue principali attrazioni la chiesa di Sant'Oliva e il Monumento alla Mamma Ciociaria.
Mentre Arpino è famoso per la torre medievale detta di Cicerone, l'Arco a sesto acuto, il museo della Liuteria e diverse architetture religiose. Si pensa che il suo nome derivi dal fatto che dall'alto ricorda la forma di un'arpa. Uno strumento musicale insomma, nel luogo di nascita del nostro ineguagliabile compositore.
Anche Arpino è di origini volsche e indovinate a quale dio fu consacrata nella sua fondazione? A Saturno, quel dio astrale da cui prende il nome Nino Manfredi (originario però di Castro dei Volsci).
I film dei nosti ricordi conservano ancora tutto il fascino di ambientazioni genuine, personaggi sfaccetati e complessi, spaccati di quotidianità e conflitti sociali del nostro paese, rivoluzionato da modernità e tecnologia in pochi decenni. Raccontano ironia, dramma, sensualità e coscienza sociale di un'Italia che non è più la stessa e che forse non si riconosce più.