Bloccato in Brasile dal lockdown finalmente Fabio De Simoni torna a Frascati

Pubblicato: Sabato, 13 Giugno 2020 - redazione attualità

deSimoniFabio frascati ilmamilioFRASCATI (attualità) - Una nota di Roberto Eroli che racconta le traversie del fisioterapista frascatano

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Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo.

"Fabio De Simoni, il fisioterapista frascatano rimasto bloccato in Brasile dal mese di marzo torna finalmente a rivedere la sua amata città.

Dopo una rocambolesca fuga dalla clausura imposta col cordone sanitario sull’isola del Morro nello stato di Salvador de Bahia, avvenuta imbarcandosi clandestinamente su una chiatta che trasportava cocchi e proseguendo l’escape facendo un pericoloso viaggio di alcune ore acquattato sul fondo di una vettura, mezzi che gli avevano consentito di raggiungere la città carioca di Salvador, da lì ha finalmente ottenuto dopo circa un mese la prenotazione sul un volo della KLM da San Poalo per Amsterdam. Questo consentirà a Fabio di raggiungere oggi l’Italia e tornare a casa.

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Qui dovrà ancora sopportare la quarantena di altri 15 giorni prevista per prudenza e obbligo ma finalmente salvo e lontano dal Coronavirus che attualmente imperversa impietosamente in quell’emisfero.

Siamo stati in contatto con lui come ci è stato possibile, anche attraverso i suoi familiari perché, non essendo dotato di un telefonino adeguato, non era sempre facile avere sue notizie.

La sua avventura, non cercata, che lo ha visto rimanere bloccato sull’isola a causa della cancellazione del volo di ritorno prenotato e pagato per l’11 marzo scorso via Portogallo, era divenuta assai critica dopo il tentativo fallito di imbarcarsi sull’unico volo predisposto dalla Farnesina per i tantissimi italiani che volevano rimpatriare da quella Nazione, che pagavano i voli programmati da altri vettori che poi venivano soppressi aumentando per loro danno e angoscia.

Senza voler incrementare la polemica per l’incapacità del Ministero degli Esteri di essere stato di aiuto in qualche modo, in questa circostanza, ad un italiano ma non solo a lui, seppure fortemente sollecitando la struttura deputata tramite amicizie influenti, in conseguenza dello scaricabarile emerso evidente in un servizio indefinibile, come si è dimostrato quello dell’unità di crisi predisposta, quantomeno inefficiente, che consigliava solo di provare a trovare voli di altre compagnie aeree non italiane e neppure utile nel fornire un minimo sostegno economico o morale, l’ex rugbysta della nazionale giovanile italiana, ha dovuto trascorre un extra-time di tre mesi in quel lontano paese col permesso di soggiorno scaduto e quindi vivendo on documenti di soggiorno scaduti e sostenuto da amici del posto in una città divenuta fantasma o poco più.sportage pronta consegna

Oggi grazie al cielo rivedrà i fratelli e si predisporrà ad un periodo di recupero in isolamento obbligatorio, ma con un sospiro di sollievo per lui e per tutti i frascatani che si sono adoperati in qualche modo per seguire la sua storia e che ho ammirato perché pronti a dare quella solidarietà che avevamo sollecitato. Non farò i nomi, ma coloro che hanno provato ad aiutarmi e telefonato sovente in questi giorni per dare suggerimenti, indicazioni per supporti logistici e di parenti in quella terra e comunque chiesto notizie, va certo il ringraziamento non solo mio ma anche dei familiari. E soprattutto al vostro giornale debbo riconoscere il merito, di avere per primo voluto pubblicare l’appello di Fabio stesso, lanciato per cercare un sostegno che lo Stato non ha avuto la capacità di dargli.

La rabbia accumulata presto svanirà, rimarrà solo un ricordo da raccontare ed il rammarico di dover sottolineare e rammentare l’imperizia e l’inidonietà dichiarata e manifesta di un Ministro che non merita neanche di essere citato e di una struttura di assistenza pressoché nulla per chi, nel 2020, si è venuto a trovare in difficoltà all’estero come Fabio. Fortuna che il nostro malcapitato concittadino non si è mai rassegnato e, forte della sua tempra di ex atleta, ha potuto dimostrare che il nipote di uno dei frascatani sopravvissuti a Caporetto, tale fu il nonno, è stato capace anche lui di uscire vittorioso dalla sua guerra contro l’incapacità dei Generali italiani. Peccato doverla raccontare in questo modo ma comunque un ‘Bentornato’ a Fabio e grazie ancora caro direttore !!!

Roberto Eroli".

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