Il paese di Rocca di Papa: il sindaco Crestini si è fatto il suo giornale. "Democrazia" e fango

Pubblicato: Mercoledì, 11 Ottobre 2017 - redazione attualità

gerenza paeseRdpROCCA DI PAPA (attualità) - Da oggi in distribuzione il nuovo organo di informazione filo amministrativo. Se ne sentiva l'oggettiva mancanza

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Dopo aver attaccato, ad un paio di settimane dal proprio insediamento, tutti gli organi di stampa locali (alcuni dei quali nel frattempo rientrati nei ranghi e nelle grazie) scendendo sull'infame piano personale, il sindaco protemporeggiatore di Rocca di Papa Emanuele Crestini sembra essersi finalmente fatto il suo organo di informazione "privato" (per quanto non comunale) e chiaramente strettamente filo istituzionale.

E' stata annunciata proprio stamattina la nascita de "Il paese di Rocca di Papa", giornale cartaceo per ora di 4 facciate. Sotto la testata è riportato il numero 1, erroneamente, dal momento che poi nella gerenza il giornale è indicato come "In attesa di registrazione" e dovrebbe trattarsi dunque di un "numero 0". Mancano ancora le indicazioni, obbligatorie per la legge 47/48, su chi siano editore e proprietario della testata sulla quale compare già un cospicuo numero di inserzioni pubblicitarie. Una pubblicazione la cui periodicità non è ancora indicata.

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Direttrice della pubblicazio Francesca Torino, giornalista necessariamente vicinissima all'Amministrazione comunale: in prima pagina, compare l'editoriale della direttrice che riportiamo qui sotto e in tema di abusivismo un lungo articolo di Roberto Sinibaldi. L'ex direttore del Parco dei Castelli romani, uno dei "grandi elettori" del sindaco, mette dunque da subito in chiaro da dove provenga la nuova iniziativa editoriale.

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Senza voler privare i cittadini roccheggiani della lettura del nuovo stampato, a pagina 3 spicca una "lettera del sindaco Crestini" (puff!) ovviamente indirizzata ai 3 traditori e dal titolo fangoso (ovviamente) "Parlano di correttezza ma forze preferiscono la politica degli inciuci". Un articolo che chiarisce, qualora esistesse ancora un seppur minimo margine di incertezza, quale sia la linea e il "mandante" della pubblicazione in oggetto.

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Scomparso dunque il bollettino di "Insieme per Rocca di Papa", ecco comparire in città la nuova iniziativa editoriale vinissima al sindaco Crestini.

Lontanissimi appaiono i tempi del contestato "Comune informa", vecchia pubblicazione a cura dell'Amministrazione comunale dell'ex sindaco Pasquale Boccia. Segno del cambiamento dei tempi...

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La lettera del direttore Francesca Torino

Uno strumento in più nel panorama dell’informazione di Rocca di Papa, questo vogliamo essere. Dare un contributo alla pluralità delle voci che compongono il quadro di riferimento dei cittadini.

Pluralismo per noi significa libertà di espressione di diverse concezioni e punti di vista, per un libero confronto. Il titolo che abbiamo dato al giornale il titolo di “il Paese”, perché crediamo che siano le piccole e medie comunità quelle che conservano il maggiore patrimonio di relazioni e valore sociale.

Rocca di Papa in termini istituzionali è una “città”, ma a noi sembra un po’ una forzatura. Non tanto per il numero di abitanti, quanto perché riconoscersi in un paese significa mantenere viva la storia del nostro territorio, le storie degli uomini che lo hanno fatto, forgiandolo con secoli di lavoro e di idee.

Vogliamo focalizzare la nostra attenzione su Ambiente e Diritti, senza tralasciare altri aspetti della vita sociale, amministrativa e politica cittadina.

È un compito impegnativo, ma lo vogliamo affrontare con semplicità.

Siamo consapevoli che non potremo occuparci di tutto e che le limitazioni di spazio potrebbero costringerci a sintesi e schematismi.

Non vogliamo nasconderci e dichiariamo subito, per evitare fraintendimenti, che abbiamo sostenuto il cambiamento rappresentato dalla nuova amministrazione.

Questo non significa però che rinunciamo a priori a esercitare il diritto di critica.

Il nostro obiettivo primario rimane l’informazione ai cittadini, convinti che conoscere, essere informati, consenta a noi tutti di essere cittadini più consapevoli.

Il diritto di cittadinanza si basa proprio su questo, essere coscienti dei propri diritti – tra cui quello dell’informazione – per esercitare con piena convinzione i propri doveri. Una comunità si basa infatti proprio su questo patto.

Il sottobosco della politica nel tempo si è insinuato nelle maglie della nostra società, spesso trasformando i diritti in favori e i doveri in un optional.

Recuperare questa condizione non è né facile né immediato, ma dobbiamo lottare per la nostra democrazia, la cui piena attuazione passa anche dalla disponibilità di altri mezzi d’informazione.