Marino, M5S: "Il Consigliere Cecchi e l’incompatibilità: fu vera gloria?"

Pubblicato: Lunedì, 08 Giugno 2020 - redazione attualità

Conferenza Capigruppo 17-10-2017 | Comune di MarinoROMA (attualità) - La riflessione del Meetup locale

ilmamilio.it - nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"Con toni entusiastici il Consigliere Cecchi ed i suoi sostenitori hanno commentato il voto del Consiglio Comunale che ha ritenuto, quasi all’unanimità –e quindi anche con i voti della maggioranza 5 Stelle- non sussistente l’ipotesi di incompatibilità sollevata nei suoi confronti da un cittadino-elettore di Marino.

In Consiglio Comunale, dopo la lettura di una “memoria difensiva”, diversi consiglieri di opposizione sono intervenuti per esternare attestati di stima personale e politica verso l’oggi consigliere di minoranza Cecchi, motivando così il loro voto, è quindi toccato alla Capogruppo pentastellata Anna Paterna fornire argomentazioni tecnico giuridiche a supporto di tale scelta e fare un dovuto excursus sugli anni dal 2006 al 2015 quando, invece, l’incompatibilità di Stefano Cecchi per conflitto di interesse con la sua azienda Veterinaria 2000 srl era lampante.

Spiegava la Paterna che, tanto la norma (il Testo Unico Enti Locali del 2000) quanto le diverse sentenze che si sono succedute negli anni, hanno fissato dei principi per i quali sussiste incompatibilità se si è amministratore o titolare di una società che fornisce servizi al Comune ma anche se il conflitto d'interessi è attribuibile al soggetto che, secondo le circostanze del caso concreto, possa considerarsi come il reale portatore dell'interesse potenzialmente confliggente. Allo stesso tempo la legge e la giurisprudenza, sottolineava a la Paterna, tutelano con pari forza il diritto di elettorato passivo (la possibilità di candidarsi a elezioni e ricoprire cariche elettive) e vanno quindi accertati con grande cautela i casi di incompatibilità. Oggi, prendendo atto di in una situazione in cui Stefano Cecchi non è più titolare di quote della Veterinaria 2000, la Capogruppo del Movimento 5 Stelle di Marino concludeva che “dichiarare se un Consigliere eletto nelle file dell’opposizione debba essere dichiarato incompatibile non può essere certo una decisione politica o di schieramento ma deve poggiare su basi di assoluto rispetto della legge e va applicato un principio di cautela a garanzia del diritto all’elettorato passivo del Consigliere per cui, non potendosi affermare con assoluta certezza l’incompatibilità di fatto, il voto deve essere contrario alla decadenza”.

Non si è potuta però esimere la Paterna, dal ricordare come invece il Consiglio Comunale sia rimasto inattivo di fronte alla palese incompatibilità di Cecchi dal 2006 al 2015, fino a quando cioè, probabilmente a seguito di una interrogazione presentata dall’allora Consigliere Tammaro, Cecchi cedeva il suo 57% della Veterinaria 2000 srl alla figlia. Va ricordato come, in quel Consiglio Comunale, l’allora Assessore Lapunzina rispondeva all’interrogazione di Tammaro affermando che il consigliere Stefano Cecchi non era titolare della Veterinaria 2000… disconoscendo evidentemente l’Assessore Lapunzina la nozione di titolare di azienda…

brico ilmamilio

La questione non è puramente formale, va ricordato che il Commissario che amministrava il Comune di Marino ad inizio 2006, con due delibere, aveva inteso avviare la realizzazione di un canile comunale, progetto immediatamente abbandonato dai nuovi eletti Palozzi-Cecchi: poteva in quel caso l’Amministrazione neoeletta valutare serenamente e nell’interesse di tutti l’opportunità per il Comune di Marino di dotarsi di un canile municipale (anche consortile) e rinunciare agli affidamenti esterni? Giovi ricordare che in quegli anni il Comune di Marino ha speso per questi servizi circa 1,3 milioni di euro di cui circa 500.000 alla Veterinaria 2000 srl.

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Credo sia d’obbligo ricordare che -vedi  Consiglio di Stato- “ogni Pubblica Amministrazione deve conformare la propria immagine, prima ancora che la propria azione, al principio generale di imparzialità e di trasparenza ex art. 97 Costituzione, tanto che le regole sull’incompatibilità, oltre ad assicurare l’imparzialità dell’azione amministrativa, sono rivolte ad assicurare il prestigio della Pubblica Amministrazione ponendola al di sopra di ogni sospetto, indipendentemente dal fatto che la situazione incompatibile abbia in concreto creato o non un risultato illegittimo”, che si può tradurre in “l’istituzione non solo deve essere ma deve anche apparire imparziale” e le condotte in quegli anni dell’Assessore, Consigliere e Presidente del Consiglio Cecchi e della maggioranza politica di cui faceva parte non hanno reso un buon servizio alla nostra città".