Pavona reclama il suo pediatra: partita una petizione popolare

Pubblicato: Martedì, 26 Maggio 2020 - redazione attualità

 

Parabiago, mamme e papà: "Non toccateci la pediatra: è troppo ...ALBANO LAZIALE (attualità) - Molte le proteste nella frazione. Critiche alle Asl

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A Pavona, con l'imminente chiusura dello studio pediatrico, centinaia di bambini sono a rischio di mancata assistenza, soprattutto in questo periodo. I cittadini si sono mobilitati e hanno iniziato una raccolta firme. “Cosa sta succedendo ancora? Non basta l’emergenza sanitaria economica e sociale, non basta lo status psicologico delle famiglie in questo buio tempo di COVID 19, né è sufficiente ignorare il bisogno di istruzione e di contatto con i pari di bambini ed adolescenti… ora si ignorano persino le esigenze di medicina ed in questo caso specifico di pediatria territoriale”, afferma un appello.

“Pavona, frazione tra Albano e Castel Gandolfo, assai ricca di famiglie con figli fino due anni fa era servita da 3 Pediatri di base massimalisti (ovvero che avevano raggiunto ed a volte superato, il numero massimo di assistiti). Ora, con il trasferimento di un pediatra ed il pensionamento di un altro, ecco che a Pavona rimane un unico pediatra. E cosa hanno deciso i massimi dirigenti della nostra ASL? Che i bambini di Pavona dovranno essere assistiti altrove e dove? Verranno dirottati verso Ariccia ovvero in una zona che è servita malissimo perché è divisa da un ponte pericolante e chiuso agli automezzi COTRAL. Provate ad immaginare una madre che col carrozzino prende un mezzo pubblico, scende in piazza ad Albano, aspetta un altro automezzo che la porti ad Ariccia e si avvii in questa amena cittadina per permettere al suo bambino di effettuare una visita pediatrica! Senza calcolare Covid e distanza di sicurezza ed i piccoli automezzi che potranno contenere al massimo 6/8 persone”, dicono dalla frazione.

“E tutto questo perché ad Ariccia – secondo i residenti - c’è un pediatra che non ha raggiunto il massimale pertanto quei “posti vuoti” dovranno essere riempiti prima di poter richiedere un nuovo pediatra. Tanti bambini non avranno un pediatra di libera scelta, e visto che il pediatra “libero” non potrà contenere tutti gli 800 assistiti dal pediatra andato in pensione, molti rimarranno senza assistenza. Per indire una zona carente straordinaria servono 180 bambini senza pediatra e ci sarebbero se venissero contati adolescenti o bambini con tessere in scadenza, ma quelli non contano”.

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“Un bambino che ha compiuto 12 anni – spiegano - viene escluso dal calcolo dei bambini senza pediatra come viene escluso un bambino che ha un genitore con un contratto a termine o domiciliato nella nostra regione, questi bambini vengono esclusi, come se non esistessero, come se non avessero più diritto ad un pediatra, semplicemente non contano. Glielo dite voi, cari dirigenti del Distretto RMH2, al tredicenne con un tumore o con una malattia cronica invalidante, al bambino di 6 mesi col diabete mellito e tessera in scadenza, che loro non contano? Ditelo voi, cari Mostrada e Mattei, ma guardandoli negli occhi, a quei genitori che i loro figli non contano”

“Oggi – concludono - in questi tempi di emergenza COVID, dove si stanziano miliardi per rinforzare la medicina territoriale la ASL RM6 decide di deprivare il suo territorio di un pediatra di base indispensabile. In questi tempi straordinari la ASL RM6 decide di non richiedere una zona carente straordinaria perché alcuni bambini non contano”.

Un forte grido di protesta che sta trovando riscontro e condivisione nella frazione.

 


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