STORIE - Lazzaro Spallanzani: tra Dio e scienza, ecco chi fu l'uomo del "bollettino delle 12" in tempi di coronavirus

Pubblicato: Domenica, 03 Maggio 2020 - Giulia Bertotto

spallanzani lazzaro ilmamilioROMA (storie) - Gesuita e scienziato, eclettico e docente: a lui è intitolato l'ospedale romano specializzato in malattie infettive

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L'Istituto Nazionale Malattie Infettive da cui ogni giorno,  da 3 mesi, riceviamo aggiornamenti con un bollettino sulla situazione relativa al Covid-19 a Roma, sta facendo un lavoro di cura, assistenza e ricerca magnifico. Tutta la regione Lazio e l'Italia sono profondamente grate a questo presidio sanitario durante la pandemia da Sars-coV-2. Il maledetto coronavirus.

Questo ospedale prede il suo nome da un personaggio originale ed eclettico nel panorama storico italiano: Lazzaro Spallanzani.

Lazzaro Spallanzani nacque a Scandiano, in Emila Romagna, nel 1739, ed è ricordato soprattutto per la sua teoria della Generazione Spontanea.

Egli studiò dapprima filosofia e teologia, poi diritto, che abbandonò quasi subito, in seguito filosofia naturale (inizialmente coincideva con la fisica), ma si interessò anche di geologia. Si laureò in biologia, specializzandosi in zoologia e botanica. Mente eclettica e studioso infaticabile, si dedicava ai misteri del Cielo come a quelli terreni. Si interessò anche alla circolazione sanguigna e alla fecondazione, viene infatti ritenuto il padre della fecondazione artificiale. Ottenne una fecondazione tra rospo e rana in laboratorio.todis montecompatri banner ilmamilio

Era infatti un gesuita e insieme un naturalista, uomo di tonaca e rosario e di provette in laboratorio. La Compagnia di Gesù, l'ordine a cui egli apparteneva, ha infatti da sempre una vocazione per lo studio scientifcio e la missione civile, non è un ordine ascetico quanto un ordine eminentemente pratico.

Lazzaro Spallanzani passava le sue giornate tra esaltare Dio nei cieli e scavare nel fango, pregare e mettere le dita tra i vermi della putrefazione per indagare dove iniziasse la vita. Questo era il motore propulsore della sua ricerca. Aveva ben chiaro che la vita nella sua accezione spirituale aveva origine in Dio, ma la vita delle creature mortali?

La teoria della generazione spontanea era una tesi antica che era sopravvissuta anche nel Medioevo, secondo la quale dalla materia non vivente possono nascere forme di vita, soprattutto dalla materia in decomposizione. È grazie alle successive scoperte del chimico e biologo francese Louis Pasteur, nell'Ottocento, che vene confutata la teoria della Generazione spontanea e nacque la microbiologia. Ma l'apporto di Spallanzani fu fondamentale per dare linfa alle ricerche successive, anche quelle che lo hanno smentito. Egli morì nel 1799 dopo aver ricoperto la carica di docente universitario insegnando greco, storia naturale, filosofia e retorica. Mise su anche un museo di storia naturale a Reggio Emilia.

L'Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, eccellenza nelle malattie infettive, ha scelto il nome di questo scienziato alla sua fondazione, ma c'è anche un cratere su Marte in suo onore, per lui che aveva cercato la vita del cielo e della terra.