Dalla resistenza alla resilienza: "Bella ciao" canto di libertà e sopravvivenza mondiale

Pubblicato: Giovedì, 23 Aprile 2020 - redazione attualità

prof berlino ilmamilioFRASCATI (attualità) - Dalle Alpi ai Pirenei, globalizzato da "La casa di carta" è diventato un inno di forza e speranza. Anche (e soprattutto) in tempo di pandemia

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Da canto di liberazione nazionale (ed europea) dall'oppressore nazi-fascista ad inno mondiale di libertà e sopravvivenza.

"Bella ciao" diventa così patrimonio praticamente planetario grazie non solo al contributo de "La casa di carta", celeberrima e seguitissima serie Netflix (che peraltro ha appena celebrato la 4^ stagione) ma al messaggio di resistenza ed in questi mesi di resilienza che intrinsecamente porta con sé.

Un messaggio giovane e forte che scavalcando prima le Alpi e poi i Pirenei ha conquistato il mondo con la sua forza. Nuovo ed allo stesso tempo vecchio perché forgiato (sembra) nel corso della Seconda guerra mondiale, in questi anni - mai dimenticato ed anzi sempre rinvigorito nelle celebrazioni del 25 aprile (festa, appunto, della Liberazione) e nella piazza del 1° maggio (che quest'anno non ci sarà), "Bella ciao" è diventato fortemente canto di unità popolare rilanciato e globalizzato da una serie tv ha rotto schemi e confini.

E', dunque, tutto qui?

Assolutamente no. Perché diventato moda che scavalca il significato originario e nazionale che per decenni ha mantenuto il proprio originario significato, oggi è molto di più. E' canto di resistenza e resilienza, anche in tempo di pandemia. Lo hanno fatto ben capire i vigili del fuoco britannici della Fire Brigades Union che proprio "Bella ciao" hanno voluto dedicare, per infondere forza, amore e speranza ai colleghi italiani in una vicinanza di Corpo senza confini (VEDI su Repubblica.it).

Un canto che unisce e che, purtroppo, in Italia riesce però ad avere una forza divisiva difficile da scardinare e da comprendere, al di fuori di ogni retorica e da ogni schiermento (LEGGI "Bella ciao" alla frascatana, un lettore: "Coro inopportuno, no alla politica nel Carnevale").

Resistenza, libertà e quella resilienza che in questi mesi ci fa cambiare abitudini e prospettive e ci fa tener duro.

Ecco perché "Bella ciao" valeva ieri, vale oggi e varrà domani.

 

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