Coronavirus, Conte: "Fase2 non è liberi tutti, misure entro fine settimana"

Pubblicato: Giovedì, 23 Aprile 2020 - redazione attualità

Istat, la produzione auto ad ottobre cresce dell'11,7% su anno ...ROMA (attualità) - I sindacati: "Restano aperte tante questioni"

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"La revisione delle misure di distanziamento sociale non significa un liberi tutti, ma non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre". E' quanto ha spiegato il premier Giuseppe Conte nel corso della cabina di regia con le Regioni e gli enti locali.  "Bisogna ripartire tenendo sotto controllo la curva del contagio. Il costante aggiornamento delle informazioni dai territori - numero dei contagiati, posti disponibili per le terapie intensive, ecc. - sarà fondamentale per gestire in condizioni di massima precauzione la fase due", ha aggiunto.

Il piano prevede che lunedì 27 aprile chi è in regola con tutti i protocolli di sicurezza possa ricominciare. Poi dal 4 maggio riprenderanno almeno 2,7 milioni di persone. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che entro la settimana indicherà il programma nazionale delle aperture dal 4 maggio: dovrebbe farlo tra venerdì e sabato. Per arrivare alla decisione finale, il governo terrà una serie di riunioni di confronto con tutti i soggetti interessati, incluse le parti sociali.

A piccoli passi Più lenta la procedura per i negozi che potrebbero aprire i cancelli l'11 maggio. Bar e ristornati dovrebbero attendere la settimana successiva. Colao ha presentato un documento di cinque pagine oltre alle slide con i passi da compiere. Tra i primi ci sarà protocollo per i mezzi pubblici considerato che il 15% dei lavoratori di manifattura e costruzioni li usa per andare al lavoro. La raccomandazione della task force ("usate tutti la bicicletta") non è certo risolutiva. Le due ruote sono una soluzione nei centri urbani. In caso di spostamenti più lunghi o verso gli impianti industriali, situati ben lontani dalle città, serve altro. Infatti i sindaci hanno presentato un piano da 5 miliardi per rafforzare il trasporto pubblico. Sicurezza e mascherine​Bisognerà aggiornare il protocollo di sicurezza firmato con i sindacati il 14 marzo (guanti, mascherine e distanziamento sul luogo di lavoro, termoscanner per misurare la temperatura, sanificazione degli ambienti).

Infine le mascherine: ne servono almeno sette milioni al giorno ma, in questo momento, come ha dichiarato il commissario Domenico Arcuri, le consegne sono ferme a quattro milioni.

La base del piano è la mappa sugli indici di rischio compilata dall'Inail in base ai codici di Ateco. I criteri utilizzati per compilare la mappa delle riaperture sono in sostanza tre: esposizione al virus, prossimità dei lavoratori, aggregazione. In base alle tre variabili, l'Inail ha assegnato un livello di rischio che va da basso a molto elevato. A ottenere un indice di rischio medio-basso sono stati l'industria automobilistica (con l'indotto), il tessile e abbigliamento, metallurgia, siderurgia e costruzioni. E queste saranno le attività che ripartiranno il 4 maggio se non addirittura lunedì 27 aprile. 

I sindacati chiedono prudenza. "Restano ancora molte questioni aperte su cui discutere e l'ipotesi di riprendere immediatamente tutte le attività, come richiesto da qualcuno, già a partire dal 27 aprile, proprio alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e sicurezza, è un'ipotesi impercorribile. Peraltro, chi dimostra di averne diritto può già fare ricorso ai Prefetti. Bisogna, dunque, attivarsi, nei prossimi giorni, per ottenere le necessarie garanzie e per evitare che si rischino dolorosi passi indietro sul fronte dei contagi".Così una nota unitaria di Cgil Cisl e Uil,al termine del round con il premier, Giuseppe Conte, cassa l'ipotesi circolata in queste ore.

Permettere gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all'interno delle singole Regioni dal 4 maggio, lasciando però in vigore i limiti alla mobilità intra-regionale. E' l'ipotesi, a quanto si apprende da diverse fonti, sul tavolo del governo in vista dell'avvio della "fase 2". Niente di deciso, viene spiegato, ma questo sarebbe al momento l'orientamento prevalente.