Coronavirus, analisi sul turismo: "Sarà un'estate come nel dopoguerra"

Pubblicato: Giovedì, 16 Aprile 2020 - redazione attualità

 

ROMA TURISMO Boom di arrivi e presenze per le vacanze di PasquaROMA (attualità) - Inevitabilmente uno scenario destinato a cambiare radicalmente

ilmamilio.it

"I primi fattori propulsivi deriveranno dal turismo domestico, il nostro turismo tornerà quello degli albori, quando nel secondo Dopoguerra si rivelò come fenomeno prevalentemente italiano". Così il centro studi del Touring Club Italiano che ha analizzato flussi e dati del turismo, domestico e internazionale, per ipotizzare una 'fotografia' di come sarà l'estate 2020. Lo riporta Adn Kronos.

Dal 1958, primo anno della rilevazione sistematica dei flussi da parte dell’Istat a metà degli anni 80, infatti, circa il 70% delle presenze che si registravano in Italia riguardavano il turismo dei nostri connazionali. È soltanto negli ultimi 35 anni che si è sviluppato notevolmente il mercato incoming che oggi costituisce più della metà del nostro turismo (50,5% delle presenze totali).

 
L’Italia non si presenta omogenea in tutto il territorio nazionale: i flussi stranieri sono concentrati in alcune aree particolari, spesso per ragioni molto diverse. È proprio in questi territori che si registreranno dunque le difficoltà maggiori perché verrà meno una componente fondamentale della domanda turistica.

Passando al livello puntuale di destinazione, il Tci ha provato a individuare le località che probabilmente subiranno le ripercussioni più pesanti dalla situazione creatasi oggi in quanto fortemente dipendenti dal mercato turistico estero. Nella definizione del cluster, sono stati scelti due distinti parametri: il primo dimensionale, inserendo soltanto Comuni con flussi turistici di una certa entità, ovvero con presenze totali annuali superiori al milione; il secondo di significatività dell’incidenza della componente straniera, almeno superiore all’80%.

Le più colpite sono le località lacuali e marine, soprattutto venete. In alcuni casi – in particolare per Limone, Scena e Malcesine – la mancanza di stranieri potrebbe addirittura quasi azzerare i flussi complessivi. Il Sud Italia è rappresentato in maniera molto contenuta da una sola località siciliana (Taormina) e da una campana (Sorrento). L’unica località montana è altoatesina mentre per i contesti urbani Venezia è l’unica rappresentata. Totalmente assente da questa classifica il Centro Italia.