Marino, Pietrosanti (Croce Rossa): “Obiettivo dotare di defibrillatore tutti i luoghi pubblici”

Pubblicato: Lunedì, 02 Ottobre 2017 - redazione attualità

MARINO (attualità) - Nella sede del Comitato dei Colli Albani della Croce Rossa Italiana (C.R.I.) di Marino, in Via Pietro Nenni 6, lo scorso 2 settembre si è svolto il corso Full – D per operatori laici, a cui sono intervenute 15 persone.

 

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Come è ormai noto, dallo scorso mese di luglio è fatto obbligo alle associazioni e società sportive, professionistiche o dilettantistiche, di dotarsi di defibrillatori semiautomatici, e di fornire personale adeguatamente formato al loro utilizzo e pronto ad intervenire in caso di necessità nel corso di gare e/0 allenamenti. Nella sede del Comitato dei Colli Albani della Croce Rossa Italiana (C.R.I.) di Marino, in Via Pietro Nenni 6, lo scorso 2 settembre si è svolto il corso Full – D per operatori laici, a cui sono intervenute 15 persone tra dirigenti sportivi e allenatori delle società USD Lepanto Marino, Volley Lab De' Settesoli, Dreaming Football Academy, Green House, Academy Sciabola Musumeci – Greco. Dell’iniziativa, e dell’importanza che assume una generalizzata presenza di defibrillatori e operatori laici abilitati, abbiamo parlato con il Presidente del Comitato C.R.I. dei Colli Albani, Bruno Pietrosanti.

Presidente, anzitutto, per la maggioranza dei lettori, cosa si intende con il termine operatori “laici”, e quale importanza dà la vostra organizzazione ai Corsi Full – D?

Per operatore laico si intende il rappresentante di un organismo, in questo caso dell’associazione sportiva, che senza fare parte della C.R.I. è abilitato tramite I nostri corsi di formazione a effettuare interventi con il defibrillatore. In considerazione delle potenzialità e delle risorse del personale della C.R.I. del nostro Comitato, viste le richieste che sono pervenute da varie associazioni sportive, abbiamo pensato bene di intervenire, organizzando il corso riservato agli “operatori laici” che sono a contatto diretto con le società sportive. In questo modo le società sportive dimostrano di aver cura dei loro atleti, alzando la qualità della loro offerta sportiva, e la CRI persegue una delle sue finalità principali, vale a dire la divulgazione della prevenzione nello sport”.

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Vi pervengono molte richieste dalle realtà territoriali?

Si, abbiamo concluso con successo il primo corso, ma abbiamo già numerose richieste da altre società sportive, da operatori delle scuole, anche da gruppi di genitori che seguono gli eventi. Noi ci siamo, si tratta di stabilire le giornate, secondo le varie disponibilità, e di dare continuità a questa attività”.

Cosa pensa della diffusione dell’idea di prevenzione nel territorio?

 

“Tutto il bene possibile. Per quanto ci riguarda, il nostro obiettivo è di rispondere a tutti, di fare sì che si doti il nostro territorio di defibrillatori anche per altre attività, oltre a quelle sportive, che sono le prime protagoniste dei nostri corsi. È auspicabile che si possano dotare di defibrillatori i luoghi pubblici molto frequentati, quali piazze, stazioni, luoghi di culto, mercati rionali e settimanali, supermercati, in definitiva i luoghi di aggregazione. Mi auguro che quanti vogliono investire dei fondi, lo facciano per la collettività, dotando questi luoghi di defibrillatori. Per quanto riguarda noi, come Comitato dei Colli Albani della CRI, siamo pronti a fare la nostra parte, mettendo a disposizione le nostre conoscenze, peculiarità e risorse”.