Ilaria Capua: "Le stime sul coronavirus intrinsecamente sbagliate"

Pubblicato: Domenica, 12 Aprile 2020 - redazione attualità

Creato un vaccino-cerotto, ha superato i test di laboratorio ...ROMA (attualità) - La virooga:  "Dovremo adattarci al virus, anche nei momenti della vita quotidiana, sul lavoro"

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Una riflessione sul presente e sul futuro. "Noi questo virus lo conosciamo da poco, in Italia da metà febbraio quindi sì e no da due mesi. Sono tante, tantissime le cose che non sappiamo e su cui molti si interrogano e purtroppo la scienza ha tempi lunghi, lunghissimi per arrivare alle sue certezze relative. Un mare di incertezza ci avvolge e ci disorienta. Non sappiamo neanche quanto l’infezione abbia circolato e si sia diffusa in Italia perché i campionamenti non sono rappresentativi e le procedure non armonizzate. Quindi ogni stima è soltanto una stima e come tale intrinsecamente sbagliata - bisogna solo capire di quanto". Lo afferma la virologa Ilaria Capua, in una intervista pubblicata dal Corriere della Sera.

"Il distanziamento fisico e le misure di igiene personale e pubblica - aggiunge - aiutano ad appiattire la curva quindi a ridurre la velocità del contagio. Ma una curva più piatta non significa blocco della diffusione virale, significa riduzione della circolazione virale. Il virus continuerà a circolare in maniera 'visibile' fino a quando non si stabilirà l’immunità di gregge, naturale o da vaccinazione".

"Sappiamo che le persone anziane e con altre comorbidità sono più a rischio di sviluppare una forma grave e morire. Sappiamo - continua - che nella stragrande maggior parte dei bambini il passaggio virale è asintomatico e che si ammalano solo i bimbi con altre comorbidità. Non sappiamo ancora se le donne hanno realmente un rischio inferiore ai coetanei maschi".  "Eppoi - aggiunge  - la panacea, il vaccino che di certo non sarà disponibile almeno fino alla fine dell’anno: non sappiamo né quanto ce ne sarà, né se poi gli italiani lo utilizzeranno, visti i precedenti. Incertezza sull’incertezza".

"Ormai qui non è questione di goccioline o mascherine - ribadisce -  è questione di adattare quello che sappiamo sulla prevenzione del Covid-19 alla nostra vita quotidiana. Obiettivo prioritario deve essere quello di far tornare gli ospedali a regimi gestibili, e di recuperare l’arretrato". Capua ha ricordato infine che si dovranno ripensare i momenti intrattenitivi e che arriveranno grandi cambiamenti sul fronte lavoro. "Dovremo adattarci al coronavirus e non il contrario", dice.