L'incubo di due cittadini di Monte Porzio Catone bloccati in Malesia. "Non sappiamo come rientare in Italia"

Pubblicato: Mercoledì, 08 Aprile 2020 - redazione attualità

kuala lampur ilmamilioKUALA LAMPUR (cronache) - La coppia era partita tra fine febbraio ed inizio marzo per andare a trovare il figlio che lavora come cuoco a Kuala Lampur. "Ora non c'è un volo protetto per tornare"

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

L'occasione attesa da mesi, un viaggio in Malesia che invece di rappresentare il momento per riabbracciare il figlio si trasforma in un incubo.

E' la storia di due cittadini di Monte Porzio Catone, Stefania e suo marito, che il 28 febbraio (la donna, il marito pochi giorni dopo) sono partiti alla volta di Kuala Lampur in visita al figlio 33enne, che nella Capitale malese lavora da 5 anni come cuoco.

Il volo di ritorno era fissato per il 16 aprile, poi spostato dalla Emirates al giorno successivo. "Prima che - racconta proprio Stefania, ristoratrice - tutto precipitasse e che di voli per il rientro non si parlasse più. Siamo entrati in quarantena, come il resto del mondo, e non sappiamo come rientrare in Italia".

comeDonare ilmamilio

Una vera odissea che non ha ancora un finale. "Qui il Governo ha chiuso tutto il 18 marzo (già il 16 lo Stato asiatico, che conta 32 milioni di abitanti, aveva chiuso scuole e confini, ndr): di giorno non si può uscire tranne che per reali urgenze, la notte c'è il coprifuoco. La spesa ce la portano a casa. Stiamo bene, ma vogliamo tornare in Italia, vogliamo tornare a casa".

La coppia si è rivolta più volte in questi giorni all'Ambasciata italiana ma sembra un'impresa. "Ci dicono che non ci sono voli protetti verso l'Italia, ovvero non c'è garanzia di arrivare a destinazione perché il rischio è che si facciano scali e poi che da lì non si riesca a ripartire per il nostro Paese. Siamo preoccupatissimi".

Il numero dei contagi ufficiali in Malesia al momento sarebbe inferiore ai 5mila, ma il Governo ha applicato misure strettissime per contenere il contagio della pandemia.

"Non sappiamo cosa fare, ci serve un modo per rientrare in Italia. Chiediamo aiuto a chi può darcene", dice Stefania.