FOTO - "The English Game" su Netflix: la favola dei dilettanti trionfatori della FA Cup e la nascita del calcio professionistico
Pubblicato: Domenica, 05 Aprile 2020 - redazione attualità
FRASCATI (serie tv) - Una miniserie di 6 episodi per raccontare una bella storia con protagonisti Arthur Kinnaird e Fergus Suter
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Una bella storia, agli albori del calcio. Storici e puristi sostengono che ci siano delle imprecisioni (e non banali) nell'attribuzione di maglie e giocatori. Ma sinceramente per il grande pubblico poco conta.
"The English Game", da un paio di settimane disponibile su Netflix, è una miniserie (appena 6 episodi) di produzione britannica che cercando di fornire uno spaccato del Regno Unito nel cuore dell'età vittoriana. Il calcio, sulla scena da un paio di decenni scarsi, muove i primi passi ed è ancora uno sport per ricchi.
Dal Darwen, squadra creata dal proprietario di un mulino cotoniero al Blackburn (l'Olympic, fanno notare i puristi) in un derby tra stabilimenti padronali che, con formazioni completamente costituite da operai, tantano di sfilare la prestigiosa FA Cup (l'unica competizione all'epoca disponibile, nata nel 1872 e probabilmente quest'anno destinata alla terza sospensione della sua storia, causa coronavirus, dopo quelle belliche) alle squadre nobili.
I personaggi sono reali: Arthur Kinnaird (ben interpretato da Edward_Holcroft), capitano dell'Old Etonians ritenuto la prima vera stella del calcio mondiale ma soprattutto Fergus Suter (interpretato da Kevin Guthrie, dotato anche di grande somiglianza col Ferugus reale) scozzese di nascita e considerato il primo vero calciatore professionista. Quantomeno il primo calciatore inteso in senso moderno, capace di vivere dell'arte dei propri piedi. Dal Partick, in Scozia, al Darwen del patron James Walsh (Craig Parkinson), al Blackburn del magnate John Cartwright (Ben Batt). Nella realtà i Rovers (già professionisti), nella fiction l'Olympic, prima ed ultima squadra dilettante in grado di mettere le mani sulla FA Cup.
Una bella storia, interpretata da attori di buon livello e sceneggiata da Julian Fellowes, Tony Charles, Oliver Cotton con discreta riuscita. Ammettiamo che il compito non era banale, ma la resa è gradevole ed anche se in alcune fasi (gli interni, in particolare), scenografia e recitazione rimandano più a una piece teatrale che ad una fiction, il risultato possiamo dire che è interessante.
Ad impreziosire la sceneggiatura, con grazia e vicende collaterali che comunque aggiungono spessore generale ed umano ai due protagonisti assoluti (e attenzione che Fergus Suter ha al suo fianco il fido Jimmy Love - James Harkness su Netflix - altro precursore del calcio professionistico ma anche dell'amarezza di un precoce abbandono dell'attività sportiva a causa di un grave infortunio), i due personaggi femminili.
E si tratta di due personaggi di spessore. Margaret Alma Kinnaird è la moglie di Arthur, interpretata dalla bella e brava Charlotte_Hope, già vista nel "Il trono di spade". Altrettanto di riguardo ruolo ed interpretazione della splendida Niamh Walsh nei panni di Martha Almond, destinata a diventare - con una figlia avuta dal presidente del Blackburn (uomo sposato) - la signor Fergus.
Insomma: sei episodi ben fatti e da godere, seppur con qualche passaggio eccessivamente lento e compassato. Ma, va detto, in fin dei conti ci troviamo pur sempre nel 1879 ed i ritmi all'epoca, su un campo di calcio e nella vita, erano senz'altro inferiori agli attuali.
Una seconda stagione? Mai dire mai, ma significherebbe davvero raccontare la storia del calcio inglese.
VOTO: 8=/10
