Albano Laziale, le parole del sindaco Marini in ricordo del bombardamento di Propaganda Fide

Pubblicato: Lunedì, 10 Febbraio 2020 - redazione attualità

ALBANO LAZIALE (attualità) - Il sindaco: "Oggi ricordiamo una delle pagine più tristi della storia della nostra città, rendendo omaggio alla memoria di centinaia di nostri concittadini. Si tratta di un atto di lealtà verso le vittime e i loro familiari"

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Si sono tenute oggi le celebrazioni in ricordo del terribile bombardamento di Propaganda Fide. Il sindaco Marini ha voluto commentare la giornata con una riflessione.

"La nostra è una generazione fortunata - afferma - perché non hai mai vissuto in maniera diretta la guerra, non ha mai avuto paura che una bomba potesse distruggere la propria casa, non ha mai provato il terrore di veder morire un proprio familiare. Eppure, riusciamo ad aver ben presenti queste sensazioni e ci riusciamo perché curiamo la Memoria. Per questo è importante continuare nell’opera di divulgazione e tenere vivi i colori di foto che con il tempo tendono a sbiadirsi".


"Albano laziale - prosegue - è una Città che ha pagato caro il prezzo della guerra. Oggi ricordiamo uno dei momenti più drammatici, insieme alla Città di Castel Gandolfo. Oggi ricordiamo le vittime dei Bombardamenti del Collegio di Propaganda Fide e lo facciamo assieme ai familiari e a tutta la cittadinanza. Oggi ricordiamo una delle pagine più tristi della storia della nostra città, rendendo omaggio alla memoria di centinaia di nostri concittadini. Si tratta di un atto di lealtà verso le vittime e i loro familiari. Affinché le loro vite non siano state perse invano, affinché il dolore che ancora qualcuno si porta dentro non debba essere un dolore privato ma collettivo, di tutta la comunità che con fermezza dice no a qualsiasi guerra. Per questo, sentire suonare ogni giorno la sirena che richiamava i nostri concittadini al pericolo imminente del bombardamento è richiamare il dolore di tutta Albano laziale, è un ricordo sonoro che porta con sé una paura di sottofondo, è un gesto di memoria che entra con forza nella nostra quotidianità".

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"La guerra non è mai eroica - conclude -  non è mai un gioco, non è mai asettica. La guerra è un orrore continuo che ancora oggi distrugge e terrorizza. E ricordare è l’unico modo che abbiamo per tentare di uscire da questi orrori. A tutte le vittime di tutte le guerre, a tutti i sopravvissuti che ancora oggi ci rendono consapevoli, oggi mandiamo il nostro pensiero e il nostro ringraziamento".

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