Altri orizzonti Grottaferrata: "Andreotti fa finta che in 2 anni e mezzo abbiano governato altri"

Pubblicato: Giovedì, 09 Gennaio 2020 - redazione politica

altri orizzonti grottaferrata ilmamiliGROTTAFERRATA (politica) - Una nota politica dopo il party al bar di ieri

ilmamilio.it - nota stampa

Forse sarà utile ricordare ad Andreotti che la sua sindacatura è frutto di un’elezione democratica e che le modalità con cui ha approcciato finora al governo del paese stridono fortemente con i principi che sono alla base di statuti e norme su cui si fondano la convivenza civile e i sistemi democratici di rappresentanza. 
Siamo lieti che dopo due anni e mezzo in cui le attitudini del Sindaco, autoritarie antidemocratiche e tese ad un’azione di governo in beata solitudine, ci sia stata una amara presa di coscienza da parte del diretto interessato e la tanto attesa assunzione di responsabilitá!
E sì perché ieri Andreotti, dopo aver fatto mea culpa in merito alla crisi amministrativa endemica da lui stesso creata per incapacità politica e relazionale -  non avendo voluto rendere conto del proprio operato assolutamente a nessuno emarginando tutti coloro avessero idee diverse dalle sue -  nel lanciare la sua fantomatica agenda dei sogni in un incontro farsa, apparentemente dedicato ai programmi dell'anno 2020, ha annunciato una nuova fase politica per la sua amministrazione.
A suo dire da oggi inizierebbe l'era dell'Andreotti bis, ossia la fase della democrazia partecipata e soprattutto della apertura alla società civile tramite l'istituzione, udite udite, di un think tank! Meraviglioso!!!
Peccato dover informare il Sindaco che una think tank o rete civica per riflettere con la cittadinanza su temi di rilevanza pubblica e in forma democratica esiste già e si chiama #FareRete. Il Sindaco,  visto che condivide la necessità di mettersi in gioco in una realtà basata su metodi democratici ispirati al confronto, può partecipare con noi nelle discussioni pubbliche in merito ai risultati del suo governo, sulle azioni amministrative e sulle possibili proposte aggiuntive! Lo farà? Probabilmente no perchè non gli conviene, visto che anche lui nel famoso giro di boa di ieri, fatto in un bar, ha sostanzialmente riconosciuto che in due anni non si è fatto nulla!
Tuttavia, invece di dimettersi, come qualunque persona di buon senso farebbe, Andreotti fa finta che in tutto questo tempo abbia governato qualcun'altro al suo posto e si ricandida per i prossimi 7 anni di governo della città... Cioè non solo non ha combinato nulla, ma addirittura vuole prolungare questa agonia amministrativa per i prossimi 7 anni.
Non si tratta di un film, ma della paradossale realtà... Ma dove è stato fino ad ora Andreotti? Cosa ne é della sua recente posizione assunta nei confronti della consigliera Pavani su facebook in cui da "padre padrone" delle istituzioni ha continuato ad intimarLe di dimettersi? Siamo dinanzi ad una schizofrenia istituzionale o a doppi giochi propri della prima repubblica? Quel post è qualche cosa di farneticante e inopportuno e a nostro avviso teso a debordare dalle sue competenze. Se Il mamilio a più riprese lo ha definito il Re Sole, noi riteniamo che il Re sia Nudo. Ormai tutti hanno capito di che pasta è fatto colui che è stato chiamato a svolgere le funzioni di governo nel nostro paese e non si faranno più prendere in giro. La richiesta di dimissioni alla consigliera Veronica Pavani altro non è che l’ennesima riprova di maldestri tentativi di prevaricazione sui  consiglieri comunali, gli unici che hanno la competenza di decidere le presidenze delle commissioni.
Condividiamo e apprezziamo la posizione del Partito Democratico che ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno in un contesto politico, come quello della nostra città, dove misteriosamente alcune forze dell'opposizione vivono un silenzio assordante ed irresponsabile. Diciamo questo con preoccupazione in quanto tali forze politiche sono state delegate dai cittadini a quelle funzioni di controllo che dovrebbero essere gli assi portanti della democrazia. Se un ribaltamento degli equilibri politici c’è astato, il responsabile è Luciano Andreotti che da subito ha tradito la compagine che lo ha eletto Sindaco. L’anomalia vera sta nel fatto che, candidati Sindaci, con programmi totalmente diversi, con progetti di governo agli antipodi, ora si ritrovino alla corte del Re Nudo. Non è la consigliera Pavani che deve rassegnare le dimissioni, sia da presidente che da componente della commissione cultura. Le dimissioni le deve dare il Sindaco che ha dato piena dimostrazione di non essere all’altezza del suo ruolo, un ruolo che deve necessariamente avere qualità e spessore morale nella scelta delle priorità e delle strategie di governo, nonchè uno spiccato senso delle istituzioni come precondizione per svolgere funzioni a servizio dei cittadini.
Andreotti ha dato dimostrazione di non avere una visione strategica per migliorare la qualità della vita dei suoi amministrati. Ciò di cui l'amministrazione è stata capace è di aver distrutto l’anima di questo paese, facendo venire meno il senso  civico di appartenenza ad una comunità e le responsabilità di tutto ciò ricadono sul primo cittadino e sul suo vice non esistente assessore alla cultura. Se il futuro non è una consulta della cultura in grado di coinvolgere il tessuto del territorio nelle attività amministrative, bensì una attività culturale da aperitivo al bar, allora possiamo a ragione ribadire che il simbolo dell'inconsistenza politico-programmatica di questa giunta è proprio il fallimento politico dell'assessore Vergati che avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni già da molto tempo e che invece continua a restare saldamente avvinghiato alla sua poltrona.
Visto che il Sindaco ha dichiarato di voler attivare processi democratici, accetti di partecipare a confronti pubblici anche con noi. Convochi una assemblea cittadina e illustri il lavoro fatto (siamo tutte orecchie) e quallo che intende fare ascoltando i cittadini che l’hanno eletto per governare, non per dissipare quel patrimonio di eccellenze di cui il paese andava fiero. Il sindaco faccia ciò che per due anni e mezzo non ha mai fatto, si confronti sul piano politico, se ne è capace, invece di ridurre questa nobile arte a "chiacchiericcio da bottega" fatto con pochi intimi.  

 


Commenti  

# specchiospecchio 2020-01-12 06:04
delle mie brame, perché dopo essersi tanto amati i politici se ne "dicono" di santa ragione ?
Soprattutto quelli che dopo aver sudato le 7 camicie per raccogliere firme e voti per se e soprattutto per gli ALTRI
dopo 2 anni di gioiosa convivenza, si accorgono che la convivenza senza prebenda non gli garba più :eek:
Come nel 2010, ad abbandonare la gioiosa convivenza sono le elette insoddisfatte :sad:
L'architetta pd del 2010 "costruì" nel 2013 il movimento che nel 2018 ha registrato la fuoriuscita degli "storici" fondatori. Uscì e si dimenticò dei 2 anni e mezzo di fallimenti
La passionaria senza rete nel 2019, dopo 2 anni passati a rimuginare sulla propria inutilità, fonda un proprio movimento senza rete e senza memoria
L'architetta oggi è pronta a rientrare giocandosi la residuale credibilità
La passionaria con le EX fuoriuscite giocano alle piccole donne in pOLITICA .....all'asilo 8)
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