A Rocca Priora la "Compagnia dei nani": quando il teatro si fa in dialetto
Pubblicato: Giovedì, 19 Dicembre 2019 - Marika Moreschi
ROCCA PRIORA (attualità) - Dall'idea di un gruppo di papà della "Cambellotti"
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Quattro anni fa a Rocca Priora è nata, dall’iniziativa spontanea di un gruppo di papà, la Compagnia dei nani. In occasione di una recita scolastica le insegnanti della scuola primaria dell’IC Duilio Cambellotti avevano richiesto la partecipazione dei genitori. I papà si sono così trovati a doversi calare nel ruolo dei sette nani che non hanno più abbandonato.
“Non riuscivamo a ricordare le battute e così abbiamo deciso di improvvisarle in roccapriorese” dichiara Andrea Zoccolani, tecnico dell’Arpa Lazio che si occupa della scrittura degli spettacoli.
Da allora il gruppo ha scelto di cimentarsi nel teatro-parodia stravolgendo le fiabe e le opere letterarie attraverso il sistematico ricorso al dialetto e alla storia del paese. Il loro prossimo spettacolo si intitola “i promessi spusi” e va in scena l’11 e il 12 gennaio al Teatro delle Fontanacce di Rocca Priora. Se l’opera manzoniana viene insegnata nelle scuole come la pietra fondamento della lingua italiana, i nani le sottraggono invece qualsiasi sacralità. A Don Abbondio, Lucia, Renzo, Don Rodrigo, Gertrude e l’Innominato viene restituita la vitalità. Dotati di caratteri iperbolici, il loro modo di muoversi e di parlare è un continuo omaggio alla tradizione di Rocca Priora.
Federico Balzoni, che viene introdotto dagli altri come il leader della comitiva, nella vita di tutti i giorni è un impiegato amministrativo. Mauro De Paolis è un infermiere, Zarlenga Alessio un macchinista, Luciani Emiliano un autista, Piergiorgio Bruni è un architetto, nessuno di loro ha mai preso ufficialmente lezioni di recitazione. I loro spettacoli nascono dal piacere della condivisione di un progetto con gli amici e dal divertimento del fare arte, realizzando qualcosa di tangibile.
La Compagnia dei nani è quindi una compagnia amatoriale nel senso vero e proprio del termine: è costituita da “amatori” spontanei del teatro.
Si mettono alla prova quotidianamente, con l’aiuto di Dora “che serve a tenerci un po’ tutti a bada” dice sempre Andrea, abbracciando la donna. La proposta di fare cultura per il paese è nata in modo spontaneo, libera da qualsiasi pretesa. L’associazione culturale dei nani, ha ottenuto proprio per questo il riconoscimento dalle istituzioni comunali, che supporteranno la compagnia in occasione dei suoi prossimi spettacoli.
