L'immagine della Madonna delle Grazie a Velletri: l'icona che si negò al brigante

Pubblicato: Sabato, 30 Novembre 2019 - G.B.

madonna grazie velletri ilmamilioVELLETRI (storie) - Una vicenda che si perde nella notte dei tempi per uno dei luoghi più suggestivi della città

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La Basilica di San Clemente in Velletri venne eretta nel XVII secolo per dare collocazione e risalto all'icona della Madonna delle Grazie, considerata miracolosa, donatrice appunto di Grazie. La sua azione di intercessione tra i fedeli e Dio è il ruolo principale della Madonna, canale tra la materia e lo spirito, madre vergine che media tra la trascendenza di Dio e l'immanenza del Cristo. Ricordiamo però che il patrono della città è San Clemente, al quale è dedicata la basilica che ospita la santa icona mariana. L'immagine è posta nella cappella dedicata a lei nella navata sinistra della chiesa.

Non siamo a conoscenza delle origini storiche di questa immagine, ma alcuni studiosi ipotizzano che sia stata donata a Giovanni II Vescovo di Velletri nel 732. Altri esperti ritengono invece che provenga da Costantinopoli, l'odierna Istanbul in Turchia.

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Tante le peripezie subite dall'icona, venne infatti rubata dal brigante Cencio Vendetta, entrato nel folklore per il furto che serviva ad estorcere la grazia al pontefice Pio IX, il quale però gliela negò. Il malvivente, dopo alcuni giorni, riconsegnò la Madonna alla chiesa.

La leggenda, che ha fondamenti storici certi, ha però anche la funzione di valorizzare l'azione eroica del Papa che non si piegò alle richieste di un criminale, e la purezza dell'icona, che non si fece intaccare da un brigante. Allo steso modo, se ci pensiamo, la verginità della Madonna non si fa alterare dalla carnalità, pur dando alla luce un figlio in carne e ossa. Insomma il sacro paradosso si esprime in molti simboli e narrazioni mariane.

Le icone sono oggetti di gratitudine religiosa, di riconoscimento devozionale, espressioni di talento e valore artistico, ma hanno anche una funzione che accorda la pratica religiosa alla loro bellezza; vengono utilizzate in diverse culture religiose per focalizzare la preghiera del fedele verso il suo destinatario sovrannaturale, come per direzionare le suppliche in modo efficace. Anche se in particolare nella dottrina cristiana è solo il potere divino a scegliere quale opera merita o meno la grazia.

La festività di celebrazione si svolge la prima domenica di maggio già dal 1613, ma a partire dal terremoto del 26 agosto 1807 si festeggia invece il Patrocinio, per ricordare l'evento che non provocò vittime.