Il Pd di Frascati: "Un 'no' convinto al Piano di riequilibrio. La Sts? Fallimento politico"

Pubblicato: Giovedì, 21 Novembre 2019 - redazione politica

FRASCATI (politica) - La nota dem dopo il Consiglio di lunedì scorso

ilmamilio.it - nota stampa

Dal Pd di Frascati riceviamo e pubblichiamo.

"Lunedì in Consiglio comunale ci siamo assunti la responsabilità di dire NO al Piano di riequilibrio finanziario, che ci è stato consegnato appena tre giorni prima: un documento così importante messo a disposizione dei consiglieri comunali solo nel pomeriggio di giovedì, impacchettato, senza possibilità di discussione né di modifiche.

Il nostro è stato un NO convinto frutto di confronto anche con le altre forze di opposizione, perché non condividiamo la linea politica che ha determinato questo piano, scritto da persone che probabilmente neanche conoscono la nostra città.

Si parla tanto dei 48,5 milioni di euro di disavanzo accumulato in 20 anni, ma si dimentica di dire che oltre la metà di quel disavanzo (26 milioni) era ben nota a tutti, perché determinata dal riaccertamento straordinario dei residui fatto nel 2015. Questo, come ha detto in Aula la nostra consigliera, non serve a scagionare nessuno né a incolpare altri, ma è bene mettere dei punti fermi per chiarire una volta per tutte che l’operazione di trasparenza sui conti del Comune ha radici un po’ più lontane nel tempo e che lo stato delle nostre finanze era chiaro a questa amministrazione ancora prima del suo insediamento.

Abbiamo motivato in Aula il nostro NO, lo ribadiamo anche ora: è un piano di riequilibrio dal fortissimo sapore politico – non tecnico come qualcuno ha voluto far credere – e la linea politica data, ovvero quella di dire basta alle aziende pubbliche, ci trova fermamente e convintamente dall’altra parte.

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Ci sono, infatti, relazioni tecniche che attestano come i risparmi derivanti dall’esternalizzazione di un servizio si sarebbero potuti raggiungere anche facendo economie interne e mantenendo dunque il servizio in house. Ma la verità è che questo non era nelle reali intenzioni del Sindaco che finalmente ha gettato la maschera e ha palesato la sua volontà di mettere fine a una società, la STS, mettendo in seria difficoltà più di 100 famiglie per motivi meramente, lo ripetiamo, politici. Chiara e netta è stata la sua dichiarazione: “si dice definitivamente basta a un’amministrazione che si impegna in progetti di gestione pubblica dei servizi, anche a livello sovracomunale”. Eppure neanche una settimana prima aveva approvato con favore un ordine del giorno proposto dai suoi consiglieri comunali di maggioranza che chiedeva di realizzare le esternalizzazioni attraverso, tra le altre cose: 1. Costituzione di una nuova Specifica Multiservizi tra più comuni facente parte del bacino dei Castelli romani, 2. Affidamento ad altro soggetto pubblico.

L’ennesima presa in giro ai lavoratori e agli stessi suoi consiglieri comunali!

Ci sono state chieste, anche con toni alti, proposte e siamo stati tacciati di fare solo opposizione senza dare alternative. Quali alternative, di grazia, se il piano che ci è stato dato è stato un piano “prendere o lasciare”? Quali alternative se, dal 5 luglio che si è dichiarato il predissesto, ci si è presentati con un piano di riequilibrio appena 3 giorni prima del consiglio? Noi avremmo voluto tanto, perché dalle relazioni che ci sono state messe a disposizione il giorno stesso del consiglio si capiva che si sarebbero potute prendere strade alternative. Ma è mancata la volontà politica.

Noi vogliamo condividere una riflessione con voi che ci leggete e con il Sindaco Mastrosanti, fuori dal colore politico, fuori dalle appartenenze e fuori dalle ripicche: siamo dispiaciuti, siamo dispiaciuti perché non ci è stata data la possibilità anche solo di provare a salvare una società che per noi e per tanti altri è una grande risorsa per Frascati, siamo dispiaciuti perché 100 persone rischiano sul serio, fuori dagli uffici di Palazzo Marconi, fuori dalle belle parole come queste o come quelle dietro al sorriso del Sindaco che voleva volare alto ma che si trova a scaricare nel fango 100 famiglie.

Siamo dispiaciuti ma non ci arrendiamo, perché se il Sindaco pensa che non sia più il tempo delle gestioni pubbliche, noi pensiamo che invece non sia più il tempo di questo Sindaco, non è più tempo per un “tiranno” che decide da solo o con un ristrettissimo cerchio le sorti non solo di 100 famiglie ma di 22mila frascatani, attraverso un piano di riequilibrio che in sostanza si basa solo sulla fine della Sts e sulle tasse.

Siamo dispiaciuti perché da oggi qualcuno tra le fila della maggioranza avrà qualche difficoltà in più a girare per Frascati a testa alta con il rischio di incrociare uno di quei cento sguardi".radioRomaCapitale2 ilmamilio