Grottaferrata, l’appalto sui rifiuti da dieci anni per 32 milioni di euro. Un tema da comunicare alla città

Pubblicato: Martedì, 12 Novembre 2019 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) - Decisiva la discussione con i quartieri della città

ilmamilio.it

A Grottaferrata, con la Delibera di Giunta del 29/10/2019, è stato approvato il progetto del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani con il sistema del porta a porta ed altri servizi attinenti nel Comune di Grottaferrata per la durata di ben 10 anni (del valore di 32 mln di euro). I criteri ed i parametri che hanno determinato la durata della concessione ultraquinquennale, come usano fare molti comuni, non è stata ancora specificata un granché pubblicamente, in particolar modo ai cittadini. Dieci anni sono molti, e qualcuno ha già sollevato qualche dubbio in proposito. Questo perché le normative e il modo di interpretare la raccolta differenziare ormai sono suscettibili a modifiche e innovazioni continue, visto che proprio il concetto di differenziazione, ormai, come si può notare dalla grande consapevolezza del tema anche nelle nuove generazioni, sta mutando gradualmente ma progressivamente.

La tematica attinente questo argomento di primaria importanza per la città, anche alla luce delle problematiche riscontrate nel servizio, a dieci anni dalla sua nascita sotto la Giunta Ghelfi, sono a tutt'oggi presenti: basti pensare al recente caso dell'ordinanza per lo sgombero dell’area Pip, i ritardi sulla realizzazione della nuova Isola Ecologica, annunciata dalla Giunta, inizialmente, nell'ottimistico periodo del 2020, l’individuazione dell'area per la realizzazione del Centro Servizi e dei mezzi, il contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti, la manutenzione aree verdi comunali, le tecnologie di ausilio alle varie sanzioni per i più incivili.

Il Codice degli Appalti, per quel concerne la “Durata delle concessioni”, prevede, proprio per quel che concerne gli appalti ultraquinquennali, una serie di requisiti. E’ totalmente garantito questo impianto di base? Di questo, probabilmente, si occuperanno i prossimi consigli comunali. Ma non solo. Perché un argomento simile, che interessa la vita di 20mila cittadini, non può non passare, questa volta, per un ampio dibattito nei quartieri direttamente coinvolti dall’ennesimo cambiamento.