Shasa Battelli un nuovo volto alla DF Academy di Marino per i 2008 e i 2010

Pubblicato: Venerdì, 01 Novembre 2019 - Redazione sport

MARINO (calcio) - intervista al nuovo tecnico della DF Academy

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Shasa Battelli fa parte da quest’anno dell’organico tecnico della DF Academy. Al nuovo elemento, in forza alla società marinese, è stato affidato il primo gruppo 2008 e un gruppo 2010. Siamo andati a conoscerlo.

Sei da poco alla DF, da dove arrivi?

“Ho fatto un percorso di formazione molto lungo e a volte tortuoso che mi ha portato a rappresentare diverse società negli ultimi anni, prevalentemente come responsabile della scuola calcio e nell’ultima stagione anche come direttore sportivo. Sono partito ormai quattordici anni fa da semplice dirigente accompagnatore. Da lì i vari patentini presi mi hanno condotto fino a qui. Quest’anno mi sono rimesso in gioco con la scuola calcio”.

Perchè hai scelto il progetto DF?

“Sono alla DF Academy perché dopo aver incontrato la società, è nato subito un feeling importante sull’idea generale dello sviluppo della società e soprattutto su un concetto per me fondamentale che è l’evoluzione del ragazzo e del suo percorso sportivo, attraverso le dinamiche di calcio che amo trasmettere agli atleti di ogni età. In sostanza abbiamo l’obbligo morale di creare dei giocatori “pensanti” perché come sappiamo uno su mille, forse, arriverà al professionismo ma saranno tutti adulti che affronteranno comunque la loro vita. Quindi come formatori abbiamo il dovere di metterli nelle condizioni migliori per farlo”.

Quali aspettative coi gruppi 2008 e 2010?

“Le aspettative sono semplici. Cercare di aiutare i ragazzi ad essere persone e quindi giocatori pensanti. Liberi di sbagliare e di mettere alla prova le loro idee, consapevoli che solamente provando e sbagliando si può crescere. Proponendo loro non la soluzione ma le varie alternative tra cui scegliere, sono certo che troveranno da soli la via migliore per migliorare. Sono tutti ragazzi molto entusiasti e attenti che hanno solo bisogno del sostegno di tutti: genitori, tecnici e compagni per rendere al meglio senza la pressione che solamente noi adulti sentiamo di dover mettergli addosso. Lasciamoli liberi di divertirsi e sbagliare il più possibile per renderli veramente migliori con i giusti tempi”.