Rifiuti, Giordani: "Consegnati i sacchetti per l'organico. Ferri non sa perchè non riesiede a Monte Compatri"

Pubblicato: Mercoledì, 13 Settembre 2017 - redazione attualità

MONTE COMPATRI (attualità) - La risposta dell'Assessore all'Ambiente Sabrina Giordani in merito alla richiesta del capogruppo del Partito Democratico.

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 In merito alle dichiarazioni dell'esponente del Partito Democratico sulla consegna dei sacchetti biodegradabili (LEGGI l'articolo di oggi) riceviamo e pubblichiamo.

“Il consigliere di minoranza Francesco Ferri chiede dove i sacchetti per l’organico: semplice, sono stati smaltiti negli appositi impianti; dopo l’utilizzo. Le 754mila buste biodegradabili, infatti, sono state tutte consegnate come previsto dal contratto d’appalto siglato con la Tekneko. La società che si occupa della raccolta rifiuti, a Monte Compatri, ha fornito queste ‘attrezzature’ dall’ottobre 2014; prima dell’inizio del servizio di differenziata porta a porta. Come previsto dal capitolato, la distribuzione era ‘una tantum’. Tradotto: una sola volta, non annualmente. Forse l’esponente dei democratici non ne è adeguatamente a conoscenza perché risiede in un’altra città e non nel Comune dell’Angelo”, lo dichiara in una nota l’assessore all’Ambiente, Sabrina Giordani.

“Come dovrebbe sapere Ferri, visto che per la terza volta consecutiva siede sui banchi dell’opposizione in aula consiliare, – continua l’assessore Giordani – i sacchetti consegnati per utenza sono 160 e non 122, come stabilito dal contratto. Quindi, non solo abbiamo rispettato quanto detto, ma lo abbiamo fatto anche in misura maggiore. Così come dovrebbe sapere che la Tari può essere solo utilizzata per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e i costi elevati sono riferiti all’avvio del porta a porta. Inoltre, giova ricordare che sul nostro territorio la tariffa, per un nucleo familiare di tre persone che vive in 100 metri quadrati, è molto più bassa che in altre cittadine dei Castelli dove governa il Pd: dati tutti verificabili”.

Singolare è scoprire che il consigliere di minoranza non conosca la differenza tra ‘una tantum’ e annuale. Ancora più singolare è che chi si pone come paladino della verità blocchi un ufficio, quello dell’Ambiente, con una interrogazione punto per punto e su cui, ovviamente, riceverà risposta scritta. Quello che non mi meraviglia è che il democratico non sia a conoscenza di tutti questi fatti. Forse perché non risiede nel nostro Comune. Abitudine diffusa, considerando che anche il loro capogruppo ha la residenza in un altro luogo. Come possiamo pretendere che siano in grado di dare notizie vere? Non ce lo aspettiamo, ma adesso capiamo il perché”, conclude Giordani.