Frascati, Cgil-Cisl e Csa: "Sts, siamo tutti soggiogati: cittadini e lavoratori alla berlina". Proclamato stato di agitazione

Pubblicato: Venerdì, 18 Ottobre 2019 - redazione politica

Risultati immagini per frascati sts mamilioFRASCATI (politica) - La dura nota dei sindacati

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Da FP Cgil e Cisl e Csa riceviamo e pubblichiamo:

"E dopo gli Asili nido ci troviamo nuovamente alle prese con l’amministrazione di Frascati che in questa specifica circostanza, sembrerebbe voglia “colpevolizzare” le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda STS (Azienda Speciale del Comune di Frascati) di essere gli unici responsabili della crisi aziendale. Nonostante i lavoratori abbiano già patito un anno di FIS (contrazione stipendiale, necessaria per la salvaguardia occupazionale) vengono ancora additati come causa di ulteriori defezioni gestorie ma soprattutto responsabili di un servizio pessimo offerto alla cittadinanza e della fattiva chiusura aziendale a causa di un altro bilancio negativo. Ma siamo sicuri che la colpa, per le scelleratezze dell’amministrazione e di un servizio carente alla cittadinanza, sia unicamente dei dipendenti??? Dopo il FIS, la Direzione Aziendale, su mandato del nuovo CDA appeno insediatosi, intima, come “unica soluzione perseguibile”, per salvare l’azienda e quindi i posti di lavoro, una riduzione dei contratti di tutto il personale pari a un 20%.

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Questa scelta è stata suffragata da un bilancio preventivo anomalo che imputa entrate dove non esistono/ergo, distrazione amministrativa di un avvicendamento dei vertici aziendali? O impegno ad escogitare e instaurare balzelli per le casse di un comune in pre (annunciato) dissesto? Nonostante le diverse richieste di incontro fatte dalle OO.SS., il primo cittadino, socio unico di maggioranza della STS non ha potuto dedicarci alcun minuto del suo prezioso tempo, ma forse è riuscito a trovare occasione per riunirsi, insieme alla compagine amministrativa, in una tavola imbandita di buoni propostiti per ipotizzare, forse, un indirizzamento di esternalizzazione dei servizi resi dall’azienda, ventilando, di fatto, uno svuotamento di una realtà pubblica – importante risorsa per Frascati, per destinarla alla passionale e cruenta macchina privatistica. Pertanto, per trovare la giusta attenzione e dignità dei lavoratori, nella volontà di riportare i servizi alla cittadinanza a pieno regime, siamo nuovamente costretti a chiedere, con forza, l’intervento del Prefetto". 

consorzio ro.ma

Proclamazione dello stato di agitazione e richiesta procedure di raffreddamento di cui all’art. 2 comma 2 della legge n.146 del 12 giugno 1990, e successive modificazioni e integrazioni 

In riferimento alle precedenti note delle RSU - OO.SS., ai verbali di delegazione trattante, che per  contezza alleghiamo alla presente e al precedente tentativo di conciliazione già espletato nei mesi scorsi e  nel considerare che nonostante gli impegni assunti in Prefettura dal Direttore appena insediatosi; le  scriventi, purtroppo, devono con amarezza costatare la mancata attuazione di quanto sottoscritto dai  vertici aziendali e che sono ancora in attesa della documentazione e delle informazioni indispensabili a  una dirimente disamina. Pertanto, alla luce di quanto sopra, proclamano lo stato di agitazione del  personale della STS Frascati per le seguenti motivazioni:


- mancata corretta e tempestiva informazione circa la tenuta economica dell’azienda;
- l’approvazione della delibera del nuovo Consiglio di Amministrazione appena insediatosi,
avvenuta senza alcuna informazione preventiva alle rappresentanze sindacali, che prevede
l’obbligo di riduzione dei contratti dei dipendenti con un parametro del 20% fino a dicembre
2019 e di un 10% fino al mese di luglio 2020;
- erogazione, da parte dell’INPS, del fondo di integrazione salariale (FIS), ad oggi non si ha
alcuna notizia certa sulla effettiva erogazione;
- mancata costituzione del fondo del salario accessorio;
- mancato inizio della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo integrativo;
- Inoltre, ci viene segnalato, così come per la riscossione coattiva, trattata da deliberazione di  giunta n.72 – che alleghiamo alla presente – che si voglia indirizzare la volontà  dell’amministrazione a esternalizzare i servizi svolti a oggi dalla STS;
- mancata informazione alle rappresentanze sindacali degli ultimi e necessari dati utili alla  ricognizione del personale sia nell’organigramma che nel funzionigramma, anche in virtù  degli ultimi spostamenti delle risorse praticati dall’azienda unilateralmente nei diversi servizi,
venendo meno a quanto riportato e concordato nel precedente accordo sul FIS stipulato il 11
settembre 2018.

Si ricorda che l’accordo sul FIS sopra citato, sottoscritto con le OO.SS. per scongiurare  la messa in liquidazione dell’azienda e assicurare i livelli occupazionali, con evidenti ricadute  economiche sui dipendenti, prevedeva un continuo confronto fra le parti per monitorare non solo  l’andamento dell’istituto stesso ma soprattutto l’andamento economico dell’azienda e, potendo  valutare in itinere, l’eventuale possibilità di riassegnazione delle risorse ad altre attività,  cercando di far fronte alle diverse occorrenze, evitando il più possibile sofferenze che si  sarebbero potute venire a creare.


Nel considerare che ad oggi le nostre richieste non ancora hanno trovato risposta alcuna e  soprattutto l’azienda non ha praticato nessuna fattiva soluzione, alla luce di quanto sopra, le  scriventi RSU e OO.SS. proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Azienda  Speciale STS Frascati e l’apertura di una nuova procedura di raffreddamento, ai sensi dell’art. 2,  comma 2 della Legge 146 del 12 giugno 1990 e successive integrazioni e modificazioni  chiedendo la convocazione delle parti per l’espletamento della procedura di conciliazione  obbligatoria nei tempi e modi previsti dalla normativa vigente.

Qualora tale esito risulti negativo, le scriventi RSU e OO.SS. provvederanno  all’indizione di tutte le forme di protesta, compreso lo sciopero del personale, con le modalità  disciplinate dalle normative vigenti.

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