“Una rosa per Norma Cossetto”. Successo per l’iniziativa: l’adesione in 120 città

Pubblicato: Lunedì, 07 Ottobre 2019 - redazione attualità

Risultati immagini per rosa per norma cossettoLa giovane fu insignita della medaglia d’oro al valor civile

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Successo per la manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto”, l’iniziativa ideata dal 'Comitato 10 Febbraio' per commemorare il sacrificio della giovane studentessa istriana, medaglia d’oro al merito civile, seviziata e gettata in una foiba nel 1943 dai partigiani comunisti slavi.

La manifestazione si è svolta sabato 5 ottobre 2019 e hanno aderito amministrazioni comunali, associazioni degli esuli e patriottiche, semplici cittadini. In ciascuna delle oltre 120 città aderenti, una rosa è stata deposta in un luogo simbolico. Ai partecipanti è stata illustrata la vita e descritto il martirio che la giovane studentessa istriana dovette subire in nome della sua italianità.

Un minuto di silenzio è stato osservato in onore dei due agenti di Polizia uccisi a Trieste.

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Alla manifestazione ideata dal Comitato 10 Febbraio hanno aderito: l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia; Lega Nazionale di Trieste; l’Associazione Libero Comune di Pola in esilio; il Comitato Familiari delle Vittime Giuliane, Istriane, Fiumane e Dalmate; l’Associazione delle Comunità Istriane.

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Testimonial d’eccezione dell’evento è stato Ermenegildo Rossi, medaglia d’oro al merito civile per aver sventato un attentato terroristico e che venerdì si è recato sulla tomba di Norma Cossetto per deporre una rosa.

Norma Cossetto nasce il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada (oggi Labinci) in Istria. Nel 1939 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova dove vive come studentessa fuorisede. È riconosciuta da tutti come ragazza sportiva, allegra e molto portata con le lingue – parla francese e tedesco – suona il pianoforte, gioca a basket e tira con l’arco. L’attaccamento all’Istria la porta a ottenere una tesi dal titolo “L’Istria rossa” che prende il titolo dal caratteristico colore rossastro che la bauxite dà alla terra istriana.

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Dopo l’8 settembre del 1943 il padre di Norma, Giuseppe, divenne uno dei principali obiettivi dei partigiani che, non trovandolo, si accaniscono contro la sua famiglia. Norma viene condotta nella caserma di Visignano e, dopo il suo rifiuto di aderire al Movimento Popolare di Liberazione, è violentata e gettata viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.

Nel 2005 è stata insignita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della medaglia d’oro al merito civile.