Asilo nido Grottaferrata, Di Bernardo: "Il sindaco Andreotti chiarisca"

GROTTAFERRATA (politica) - L'ex assessore interviene sul tema del momento

ilmamilio.it

Da Mirko Di Bernardo riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi più di ieri credo che uno dei principali beni comuni da preservare e implementare con ogni mezzo sia l'educazione.

Un autorevole riformatore come Martin Lutero cosí scriveva: "Per una sola moneta di oro spesa per edificare città, rocche, monumenti ornamentali, se ne devono spendere cento per una retta educazione di un solo giovane, che diventato uomo, possa essere di guida agli altri nelle vie dell'onestà. Infatti, l'uomo buono e sapiente è la ricchezza preziosissima di tutto lo Stato, perchè in lui c'è più che negli splendidi palazzi, più dei mucchi di oro e di argento, più delle porte di bronzo e delle serrature di ferro".

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Credo che queste parole debbano far riflettere la politica quando è chiamata a prendere decisioni in merito alla destinazione delle risorse da impiegare in ambito educativo, scolastico e culturale. Apprendo con sgomento da ilmamilio.it della preoccupante situazione del Nido di Grottaferrata. Mi auguro che si intervenga al più presto per tentare di porre rimedio a questa difficile situazione.

Ho ritenuto da Assessore alla scuola e ritengo ancora oggi grave l'assenza di un chiarimento pubblico da parte del Sindaco su questa vicenda e soprattutto in merito alla decisione assunta di ridurre, rispetto al passato, la base d'asta del bando. Grave è anche l'assenza, come sembra, di un confronto dell'Amministrazione con i sindacati visto che le procedure amministrative relative alla gara si sono concluse da tempo. Ad oggi, inoltre, ancora nulla è stato riferito in consiglio comunale nonostante alcune forze dell'opposizione abbiano richiesto più volte al Sindaco di chiarire la questione.

Mi auguro che il primo cittadino si assuma le sue responsabilità e chiarisca presto quali siano state le ragioni di una scelta che non è stata condivisa, per quanto ne sappia, nè con il sottoscritto, nè con gli assessori e tanto meno con la maggioranza di governo, bensí comunicata solo dopo averla assunta. Spero che non paghino i cittadini ed i lavoratori il prezzo di questa scelta oligarchica e che vengano al più presto rese note anche le proposte di soluzione del problema al fine di scongiurare i presunti licenziamenti di cui si parla nell'articolo.

Amos Komensky sosteneva che "se crediamo (...) che non bisogna badare a spese per educare anche un solo giovinetto, che cosa si deve dire quando si spalanca la porta ad una cultura universale aperta a tutti?" Speriamo che la ragione prenda il sopravvento anche a Palazzo Consoli....".

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