Grottaferrata, l’ex sindaco Liberati: “PD esperienza finita, con 'Italia Viva' molti di noi sono tornati a casa”

Pubblicato: Mercoledì, 25 Settembre 2019 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - L'ex consigliere provinciale e primo cittadino spiega i motivi della sua scelta
 
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L'ex sindaco di Grottaferrata e consigliere provinciale, Nicola Liberati, dopo il suo annuncio di aderire a Italia Viva, spiega ora i motivi che lo hanno indotto a lasciare il PD e farsi promotore della nascita dell'idea di Matteo Renzi nel paese dell'Abbazia.
 
E' la prima novità politica dell'autunno nel quadro politico locale. In questa intervista il già primo cittadino mette in evidenza le sue idee e le prospettive dei prossimi mesi. 
 
 
Liberati, allora è ufficiale: ha lasciato il PD
 
“Si, giudico considero il mio percorso nel PD finito dopo aver affidato grandissime speranze all’idea che potessero incontrarsi in un quadro rinnovato e unitario due grandi esperienze come quella del pensiero politico cattolico e la tradizione di impegno laburista. Da ex Dc mi sono sempre sentito a disagio, per non dire sopportato, e costretto a confrontarmi con una supponenza ideologica che non ci ha portato da nessuna parte e senza fondamento. Il PD alla fine si è rivelato una ‘cosa’ perennemente incompiuta. In troppi sono rimasti ancora e restano all’idea nostalgica e superata di costruire un grande partito della sinistra, Così coloro che hanno un certo passato politico come il mio si sono sentiti sempre come pellegrini di passaggio”.
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Una questione politica e anche ‘psicologica’, dunque. Ma oltre alla difficile condivisione della 'casa comune' è difficile pensare che questo basti a determinare una crisi. C’è dell’altro?
 
 
“Certamente, si è persa con il tempo e definitivamente l’occasione di rifondare in un solo partito i valori dell’intero arco costituzionale, come si diceva un tempo, contro coloro che invece, volendo distruggere davvero la Costituzione, rischiano ancora di vincere i nuovo confronti elettorali nonostante lo sfacelo che hanno portato con l’ultimo governo. Questo è accaduto solo grazie all’arroganza e all’ottusità di chi ha voluto tenere il partito chiuso a qualsiasi prospettiva di progresso nel consenso pur di comandare in una casa che avrebbe dovuto condividere sinceramente con tutti i fautori dell’idea riformista”.
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La sua scelta personale non crediamo sia facile vista la lunga militanza nei Dem. Perché ha aderito a Italia Viva? Crede che si possa realizzare in questo movimento quel pensiero che ha sempre sostenuto?
 
 
“Dietro la sollecitazioni di moltissimi amici intraprenderò la costruzione di una nuova esperienza politica in 'Italia Viva' attendendo che si possano formare nuove forze capaci di mettere a disposizione dell’intera società italiana e di quella locale un’esperienza ideale che a oggi può dire di essere passata indenne dagli scossoni della storia: il pensiero politico, economico e sociale dei cattolici. Si tratterà di corrispondere all’esigenza di dare comunque autonomia ad un’azione politica senza la quale l’Italia non sa muoversi né indirizzarsi”.
 
 
 
Renzi ha passato una stagione in cui sembrava definitivamente tramontato. La crisi di governo generata da Salvini gli ha dato invece nuova vita. Cosa la affascina di questo leader politico?
 
 
“Renzi ha un’idea finalmente autonoma del riformismo, ibera dagli automatismi del ‘900. Lo considero l’unico leader politico ad avere una visione sul futuro del Paese. Viene attaccato perché rispetto agli altri sa sempre cosa dire, mentre il resto campa sul quotidiano e sul consenso della pancia, oppure sui facili slogan per accattivarsi la sinistra o la destra. La mia speranza è che si costruisca un grande laboratorio politico capace di immaginare l’Italia delle nuove generazioni. Io, con la mia esperienza, ne sarò garante a livello locale e in collaborazione con le altre realtà dei Castelli che si stanno formando. Voglio costruire qualcosa con i giovani che rimanga anche nel panorama politico e dia il via a Grottaferrata ad una nuova stagione sul piano dei protagonisti della politica che qui non si trovano o non si rinnovano. L’interesse di alcuni ragazzi della città mi conforta molto. Siamo all’inizio di una bella esperienza, lo voglio sperare sinceramente”.