Grottaferrata, lottizzazione Cartabrutta: Comune approva delibera di ‘approfondimento’ in vista della decisione finale

Pubblicato: Domenica, 04 Agosto 2019 - Fabrizio Giusti

Risultati immagini per cartabrutta mamilioGROTTAFERRATA (attualità) – Novità sul Piano di cui si parla da 15 anni

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La lottizzazione di Cartabrutta scrive un'altra pagina del suo lungo racconto. Una delibera che ha l’obiettivo di fornire indirizzi affinchè il dirigente del primo settore tecnico, nel più breve tempo possibile, e comunque delle norme in tema di corretto svolgimento del procedimento amministrativo, proceda a svolgere un 'approfondimento istruttorio' propedeutico all’assunzione degli atti, da parte del Comune, volti ad accertare se le soluzioni proposte dal rapporto ambientale e successivamente confluito nel parete motivato alle criticità individuate, e già presenti nell’ambito di intervento, siano in grado di fornire un'adeguata risposta in termini di un equilibrato sviluppo del territorio e in un’ottica di 'resilienza urbana' e sostenibilità per individuare le corrette procedure amministrative da seguire.

I PARERI FAVOREVOLI, LE ANALISI - Il 24/12/2018 la Regione Lazio Direzione Regionale per le Politiche abitative e la Pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica — Area Urbanistica Copianificazione e Programmazione negoziata Roma Capitale e Città Metropolitana ha rilasciato parere paesaggistico favorevole in relazione al Piano di Lottizzazione. La stessa Regione Lazio, in riferimento alla verifica di conformità, ha osservato quanto segue: “Per i lotti edificati o parzialmente edificati, in sede di rilascio dei singoli permessi di costruire, dovrà essere accertata/verificata l'effettiva volumetria legittima/legittimata esistente al fine di determinare quella edificabile residua. Con la deliberazione di approvazione del Piano di Lottizzazione in esame, codesta Amministrazione comunale dovrà pronunciarsi con motivazioni specifiche, sulla presente osservazione. Resta inteso che la predisposizione di una nuova disciplina urbanistico/edilizia non ha comunque efficacia sanante di opere edilizie realizzate senza regolare titolo edilizio”.

IL NODO INFRASTRUTTURE, RISORSE IDRICHE, DEPURATORE - Il Comune intende pronunciarsi in merito alla proposta del Piano Cartabrutta, avendo particolare riguardo in merito all’implementazione delle dotazioni infrastrutturali con le opere di urbanizzazione esistenti e previste negli strumenti di programmazione dell’Ente. Secondo l’amministrazione le soluzioni prospettate in sede di procedura di VAS, esplicitate in particolare nel Rapporto Ambientale, orientate a dare risposta alle problematiche sollevate in fase di verifica di 'assoggettabilità' a VAS e dai Soggetti Competenti in materia Ambientale (SCA) nel corso di svolgimento delle Conferenze di Valutazione tenutesi il 26/11/2015, 20/01/2016 e 30/11/2016, non forniscono sufficiente garanzia circa la definitiva soluzione di una serie di criticità connesse con la realizzazione dell’intervento, individuate in particolare nella dotazione infrastrutturale esistente (viabilità) insufficiente a sopportare ulteriore carico di traffico locale e di attraversamento in una situazione già altamente congestionata (i flussi veicolari utilizzeranno in ingresso le direttrici di via G. Quattrucci e via di Cartabrutta provenendo da via Valle della Noce, via del Pratone e via del Seminario ed in uscita quelle di via del Casalaccio, via F. Marinetti e della stessa via di Cartabrutta confluendo successivamente sulla viabilità provinciale e statale), nella ulteriore richiesta di attivazione di utenze idriche in un ambito già in sofferenza (il sistema di approvvigionamento idrico per uso umano ha manifestato nel corso degli ultimi anni una serie di carenze strutturali, dovute all'abbassamento delle falde di emungimento ed all’impossibilità di giungere in tempi brevi al trivellamento di nuovi pozzi, stanti le previsioni del Piano di Assetto Idrogeologico che individua Grottaferrata come Zona sensibile in cui attivare misure di salvaguardia), nella capacità dell’esistente impianto comunale di depurazione a Valle Marciana di recepire l’apporto di nuovi reflui in considerazione degli interventi urbanistico-edilizi previsti nell’ambito di intervento, che riguardano circa 190mila mc di nuovi insediamenti in conformità al P.R.G., comprensivi dei circa 37.000 mc relativi all'intervento di Cartabrutta, per un incremento stimato di 2300 abitanti in un ambito che già ne ospita 3.560. A tal proposito Il 09/04/2019 il Sindaco Andreotti ha indirizzato ad ACEA ATO2 S.p.A. una lettera per conoscere le riserve relative al Comune espresse in termini di abitanti equivalenti, capacità di depurazione dell’impianto esistente in località Valle Marciana, stato di avanzamento dei lavori relativi al nuovo depuratore, considerato sia il livello di popolazione attuale, circa 21mila abitanti, e che nell’impianto vengono recapitati anche quota parte dei reflui dei Comuni di Rocca di Papa e Monte Compatri.

IL TAR, GLI ESPOSTI E IL CANE CHE SI MORDE LA CODA - Intanto al TAR Lazio il Consorzio Cartabrutta ha chiesto la nomina di un Commissario Ad Acta che provveda a dare attuazione, in sostituzione dell’Amministrazione, considerata inadempiente, all’intervento.

La delibera del Comune fa riferimento, intanto, anche alla Deliberazione di Consiglio Comunale del 26/03/2019 per l’avvio di un nuovo iter per la nuova pianificazione urbanistica, votata all’unanimità, e ad un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, presentato dal Presidente pro-tempore della Sezione dei Castelli Romani di Italia Nostra e dal Presidente pro-tempore dell’ Ass.ne Comitato Tutela Ambiente Grottaferrata (C.O.T.A.G.).

All’interno del contenuto dell'atto è espresso un passaggio da sottolineare: “Considerato che nel corso del tempo, attraverso raccolta di firme ed esposti, i residenti della Zona Pratone, ambito in cui ricade l’intervento, hanno, in varie occasioni, manifestato contrarietà e preoccupazione nei confronti della realizzazione di nuovi insediamenti, motivando tale presa di posizione sulla base di una accertata carenza di servizi a rete, di infrastrutture e di opere di urbanizzazione secondaria”. Parole che esprimono una presa di coscienza, dunque, ma che rischiano di non risolvere il problema fondamentale. Questo perché nella zona di Pratone è già in atto una trasformazione continua, al di là del singolo intervento su Cartabrutta (di cui si parla da 15 anni) che sta mutando notevolmente la qualità della vita dell’area per problemi di viabilità, servizi, scarsità di risorse idriche senza che ci siano interventi strutturali ed infrastrutturali in previsione e senza l'emersione di tutta questa preoccupazione, tra l'altro per le ripercussioni sulle strade, la disponibilità di acqua, resilienza o la sostenibilità.

La presa in carico della condizione generale dell’area è interessante, ma ormai ogni decisione a riguardo somiglia ad un cane che si morde continuamente la coda. Un avvitamento iniziato anni fa e che ha trovato un’accelerazione ulteriore - secondo alcune forze critiche in città – con l’approvazione, proprio da parte della Giunta Andreotti, del permesso di costruire convenzionato (Delibera 43). Un avvitamento che oggi appare giunto alla conclusione del suo movimento con il restante 15% da costruire in base al 50ennale Prg (lo avete letto sopra: 190mila mc quasi tutti in periferia) e che comporterà le sue gravi conseguenze, se non ci saranno interventi migliorativi, sopratutto alle future generazioni. Le opere di media e piccola entità che stanno sorgendo in quel comparto, ed anche altrove, stanno producendo comunque gli effetti temuti sul territorio.

Se si vuole salvare il salvabile (perché la situazione è compromessa da tempo) ci sarà da correre sul piano degli incontri e della programmazione futura.

consorzio ro.ma


Commenti  

# ROBERTO ANDREANI 2019-08-05 11:56
Il punto di fondo è che la VAS Cartabrutta è stata fatta ignorando totalmente le direttive date, dalla stessa Regione Lazio, nel suo Documento di scoping relativo. In proposito c'è l'Esposto alla Procura di Velletri di ITALIA NOSTRA e di C.O.T.A.G. La VAS Cartabrutta dovrebbe essere rifatta correttamente e, in attesa di questo, dovrebbe essere adottata una clausola di salvaguardia che blocchi il continuo stillicidio di nuove concessioni edilizie nella zona del Pratone, apparentemente senza alcuna preoccupazione riguardo al loro effetto sulle criticità del comprensorio.
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