Fine agosto con un po' di Grottaferrata a Zante, sulle tracce di San Dionisio e del Foscolo

Pubblicato: Giovedì, 31 Agosto 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (eventi) – Per il 300° anniversario della traslazione delle reliquie del santo presente Virgilio Avato, Presidente dell’Associazione ‘Amici Abbazia Greca di San Nilo’ 

ilmamilio.it

Lo scambio culturale continua. Dal 23 al 30 agosto a Zante, la Giacinto di Ugo Foscolo, grandi festeggiamenti per il 300esimo anniversario della Traslazione delle reliquie di S. Dionisio.

Le massime Autorità civili e religiose, Patriarca Ecumenico  Bartolomeo I, Arcivescovo di Cipro Crisostomo, Metropolita di Zante Dionisio, Metropolita Joannis del Patriarcato di Alessandria di Egitto, il presidente della Repubblica di Grecia ed una folla oceanica hanno festeggiato il santo taumaturgo.

Era presente anche Virgilio Avato, Presidente dell'Associazione Amici Abbazia Greca San Nilo, invitato dal Metropolita Joannis Tsaftaridis del Patriarcato di Alessandria di Egitto, ma originario dell'isola che ha dato i natali ad Ugo Foscolo. Il Metropolita Joannis, il 25 giugno scorso, aveva letto all'Abbazia il messaggio del Patriarca Bartolomeo, in occasione della grande Manifestazione con i deputati ortodossi provenienti da tutto il mondo. Il Metropolita Joannis e Virgilio Avato hanno incontrato il Patriarca Bartolomeo e lo hanno informato sul l'importante evento nell'area criptense, sottolineando la calorosa accoglienza da parte dei monaci e della popolazione locale. Il Patriarca ha rinnovato l'augurio che il Monastero criptense possa riprendere il suo importante ruolo nel dialogo fra le due Chiese.

La processione è stata seguita da decine di migliaia di fedeli proventi da ogni angolo dell'isola. Il Metropolita Joannis, nei giorni seguenti ha fatto da guida a Virgilio Avato nella visita della stupenda isola. Non poteva mancare la casa dove nacque Ugo Foscolo. L'isola ha dato i natali anche ai grandi poeti greci Solomòs e Kalvos.

Il Metropolita, presentando Virgilio Avato ai suoi amici, ricordava con entusiasmo il Monastero di S. Nilo e la cordiale accoglienza ricevuta dai monaci e dai grottaferratesi.

Un nuovo momento di contatto, nel solco della continuità del contatto proficuo tra oriente ed occidente.