Grottaferrata e il Dup: le perplessità delle minoranze sugli obiettivi per la città. Maggioranza ottimista

Pubblicato: Domenica, 14 Aprile 2019 - redazione politica

GROTTAFERRATA (attualità) – Pochi cambiamenti rispetto allo scorso anno

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L’ultimo consiglio comunale a Grottaferrata ha approvato il DUP 2019-2021, il documento unico di programmazione principale strumento per la guida strategica e operativa e rappresenta dell’amministrazione.  Un Dup che non si discosta molto dalle previsioni già fatte nello scorso anno e che non ha mancato di attirare critiche da parte della minoranza, mentre la maggioranza ha messo davanti le criticità di personale e i problemi di gestione per giustificare i ritardi o gli obiettivi fin qui mancati. Il documento è stato poi approvato con l’astensione di Grottaferrata Una Alleanza Cittadina e LCG, quello contrario di PD e M5S.

Piero Famiglietti, per il M5S, è stato particolarmente critico: “Sulla riscossione – ha detto – continua ad esserci una capacità che non va. Non ci sembrano esserci stati miglioramenti rispetto al passato. Non possiamo non sottolineare i cosidetti “luoghi dell’abbandono” - che proprio questa amministrazione insediata circa due ani fa aveva detto che avrebbe esaminato e risolto: l’ex bazzica, l’ex mercato coperto, la Bartolomeo Gosio ed altre zone sono ancora nella stesse condizioni”.

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Rita Consoli ha sottolineato come di 150 obiettivi descritti, suddivisi in missioni, 12 sono stati portati a conclusione e ce ne sono altri 30 nuovi implementati. “E’ un dato che fotografa una situazione di stabilità, di scarsa capacità incisiva riguardo una difficoltà oggettiva di introdurre elementi innovativi. Le motivazioni sono riconducibili a tutti i problemi che questa maggioranza espone, però c’è anche dell’altro. Ci sono obiettivi ad esempio che non hanno impegno di spesa, come il nuovo Statuto e il Regolamento del consiglio comunale, che va cambiato, e ciò non è stato fatto”. Consoli ha anche sottolineato il ritardo con cui è stata fornita la documentazione alla minoranza per valutare il documento del rendiconto (poi approvato dal consiglio). “Nel Dup ci sono 120 obiettivi immutati – ha rimarcato la consigliera di LCG - a cosa è dovuto? Un altro esempio su cui possiamo discutere è quello del nuovo progetto sulla ‘Città dei bambini’, ma questo progetto esiste da anni e non ce vogliono vogliono altri due per riattivarlo. LCG ha inoltre sottolineato anche il corto circuito sugli obiettivi riguardanti l’urbanistica: la procedura per le perimetrazioni ha durata tre anni, l’esternalizzazione per le pratiche di condono è fissata al 2019, la redazione del Prg entro il 2020, lo studio di definizione pianificazione urbana per il 2021. “C’è qualcosa che non va – ha detto Consoli - evitiamo il libro dei sogni”.

Critico anche il consigliere del PD Fabrizio Mari: “Questo – come è stato giustamente detto da altri - è un libro dei sogni. Il Dup così fatto, se non abbiamo strumenti per verificare effettiva realizzazione, non ha sviluppo. Leggiamo tanti progetti e tanti obiettivi, che spaziano in tutti i campi, ma se vediamo che non ci sono i fondi destinati e quindi rimarranno lettera morta. Tengo a sottolineare la situazione della Palestra Isidoro Croce: qui vediamo che nel 2019 sarà conclusa la progettazione esecutiva e la demolizione, mentre tra 2020 e il 2021 è prevista la realizzazione. Si parlava di 18 mesi, invece sono tre anni di lavori”. A questo riguardo il consigliere di maggioranza Pompili ha rassicurato che il Comune si è tenuto largo con i tempi, ma che l’intervento più corposo sarà quello della demolizione della palestra. “La costruzione sarà sicuramente più snella”, ha concluso. Si vedrà.

Gianluca Paolucci, di Una Alleanza Cittadina, pur comprendendo le difficoltà dell’esecutivo, ha affermato: “Ci sono spunti interessanti, ma non c’è visione del futuro come per lo sviluppo economico, la programmazione culturale e turistica. Penso sia ora di aprire una riflessione per andare a supportare il Dup con altri finanziamenti. Richiamo anche più azione da parte degli assessori. Auspico impegno maggiore, perché ci sono parti di questo documento non supportate e non strutturate”.

L’Assessore Di Bernardo ha voluto quindi difendere l’operato della maggioranza, rassicurando che l’impegno certamente può essere sempre maggiore e che il Comune è sempre attivo nel reperire risorse. “Sul Turismo - afferma - abbiamo ottenuto 25mila euro di finanziamento regionale. L’importante è guardare il futuro. Vorrei precisare che esistono 150 obiettivi, ma è vero anche che la progettualità è triennale. Se incrociamo il Dup con i capitolati, ad esempio, vediamo che sulla voce riguardante la scuola alcuni progetti sono a costo zero ed è per questo che non si trovano corrispettivi”. Proprio a tal proposito, Di Bernardo ha voluto chiarire che il progetto per la “Città dei bambini”, oltre a non avere spese, ha cambiato negli anni competenza dalla provincia e dalla Regione ed è quindi cambiato.

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L’Assessore Chicca Prisco, che in precedenza aveva illustrato l’intero documento con una lunga e dettagliata relazione, ha ammesso, replicando a Famiglietti, che i problemi di capacità di riscossione del Comune sono indubbi, non che l’esternalizzazione aiuterà a migliorare questo aspetto. Prisco ha ribadito inoltre che l’amministrazione è comunque aperta a cambiamenti su parte strategica. La linea è stata sposata anche dal sindaco Andreotti: “Il Dup rallenta in alcune parti – ha detto - perché non ce la facciamo. Può sembrare un libro dei sogni, è vero, ma senza sogni come possiamo prevedere cosa fare? Sta alla nostra capacità di raggiungere almeno quota strategica. Dal decoro urbano alla viabilità alla la mobilità alla nuova pianificazione c’è un impegno costante. Ci potremmo lamentare perché a oggi abbiamo solo 76 persone nella struttura e non abbiamo un dirigente, ma sono cose che vengono da lontano. Non ci vogliamo lamentare, dunque, e ce la mettiamo tutta. Andiamo avanti, cercando di ottenere il massimo. Col Dup tracciamo una meta”.

Il documento, uscendo dal dibattito, ricalca quindi sostanzialmente quello dello scorso anno. Pochi sono i cambiamenti e pochi, alla fine del 2019, saranno gli obiettivi centrati. Sopratutto per quel che concerne i luoghi dell’abbandono (ex biblioteca, ex bazzica, ex mercato coperto, piazza dell’artigianato, ex cavallino), la parte urbanistica (grande problema della città) e della viabilità poco accadrà. Il recente avanzo di amministrazione, come annunciato, apporterà comunque una serie di opere pubbliche: la recinzione al Parco Traiano, l’illuminazione di due parchi, il rifacimento di Largo Gorizia, la ripiantumazione dei 107 alberi abbattuti nel 2018, il lavoro sulle politiche della scuola e dell’infanzia. Per le grandi tematiche e le grandi criticità della città, invece, ci sarà ancora da attendere.