La Fiera di Grottaferrata 419 va in archivio, con le solite parole (e le solite critiche)

Pubblicato: Lunedì, 01 Aprile 2019 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) – Qualche spunto, ma l’indirizzo generale ancora manca

ilmamilio.it

L’edizione 419 della Fiera è finita. Grottaferrata ha vissuto l’evento con il solito approccio, le solite parole, le solite polemiche sui social, i soliti commenti di circostanza da parte dell’amministrazione di turno (da qualche anno, sindaco dopo sindaco, si potrebbero sovrapporre senza trovare differenze). Per qualcuno questa edizione è stata un ‘capannone con le cose buttate dentro’, per altri un ‘mercatone’, per altri ancora una manifestazione piccola di dimensioni e non più all’altezza della storia che porta, per i più ottimisti ‘la Fiera è sempre la Fiera’, per i politici ‘la Fiera del futuro’. Insomma, il solito calderone di contenti e scontenti (quest’ultimi in maggioranza) che però non risolve il dato di fondo.

La Fiera di Grottaferrata, così come oggi viene pensata e preparata, non crea l’indotto sperato alla città, dura nell’arco di una settimana ed esaurisce la sua forza rimanendo un’offerta indecifrabile senza un indirizzo specifico. La manifestazione non ha saputo ancora trovare la giusta sintesi tra tradizione e innovazione. Fino a quando non si risolverà questo nodo, difficile aspettarsi molto.

In questa edizione 2019 ci sono stati stati degli spunti. Quello sull’innovazione, ad esempio. Ma in passato se ne sono visti altri, come la sperimentazione sul padiglione dedicato ai libri. Tuttavia è la continuità, anno dopo anno, a mancare. Andare per tentativi non funziona.

consorzio ro.ma

Altra questione sempre poco dibattuta è quella dell’Abbazia. A Grottaferrata non c’è consigliere o autorità che non dica che la Badia è come la mamma della città, ma durante la Fiera questa mamma non viene mai messa al centro dell’evento (che nasce proprio attorno all’Abbazia). La tensostruttura nella sostanza crea un’area sostituiva al grande riferimento della comunità. Un equilibrio andrà prima o poi trovato, anche per spostare il flusso dei curiosi oltre i padiglioni e fargli vivere la città. Non poche attività anche del centro infatti lamentano costantemente ad ogni edizione la poca visibilità di intere vie, senza parlare di quelle oltre il Corso che servono solo come parcheggio.

Per il 2020 ci si attende (per l’ennesima volta) un passaggio di consegne verso l’eccellenza che appare molto lontana. Poi ci sono le ‘sfumature’ che contano per arrivare ad una condizione di dignità: i bandi della manifestazione sono stati pubblicati solo due mesi prima (solo per fare un esempio di lungimiranza a Marino la Sagra dell’Uva di ottobre è già in movimento) la pagina social dedicata alla Fiera non è utilizzata e ha 419 follower, la finestra dell’evento sul portale istituzionale del comune riporta i dati della Fiera 418 (rendiamoci conto...). Meglio il sito dedicato alla manifestazione, ma andrebbe rinnovato e reso più gradevole. Anche da qui, dalle basi, passa il rilancio, non certamente dai post autocelebrativi e neanche da una improvvisa vitalità della comunicazione istituzionale che diversamente, per altre urgenze o criticità della città, si ritira spesso in buon ordine.

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Commenti  

# federicocarlofabio 2019-04-02 02:41
è da tempo che la retorica "tutti uguali" è la vanity fair su tutto e per tutti
se l'ipocrisia subentra ai pilastri della retorica, anche dal racconto della fiera è difficile aspettarsi un cambiamento
È cronaca che in 30anni di commissariamenti della democrazia e 4 Commissari dal 99, la cronaca non può ridursi alla semplicistica: eletto dopo eletto: = uguali e non sottolinearne le differenti responsabilità
A Grottaferrata come per gli italiani, non ci sono allevatori, non ci sono sforamenti nella produzione del latte, ma le multe le pagano tutti i Cittadini
A Grottaferrata la retorica di prima il nord e la padania si è sempre chiamata : se non aiutiamo i nostri, e i nostri NON sono stati sempre gli stessi a fallire
A Grottaferrata c'è chi ha fallito, ha fallito ancora, ha fallito sempre e sempre meglio
E questa non è retorica o ipocrisia, è STORIA "istituzionale" da comunicare sempre e NON "far" ritirare in buon ordine
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# federicocarlofabio 2019-04-02 06:37
per loro non c'è riposo, pur esausti, non smetteranno di constatare come della fiera e per la fiera, a parlarne siano rimasti 6x7=42+2=44 conii
Come non c'è riposo negli instancabili smemorati per le sempre più numerose urgenze&criticità della cittadina
Neppure un secondo di riposo nell'evitare di cadere nella dicotomia di quillì che quando potevano fare, non lo hanno fatto :zzz e pure quando NON vengono eletti, vonno fa solo quello che gli interessa #primaloro
anche per i bebè in politica non c'è riposo, hanno giocato sulla fiera per tanti anni, che ora sono esausti
folle pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose con le stesse persone
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