Marco Minniti a Frascati: "Oggi è in gioco il nostro futuro democratico" - VIDEO
Pubblicato: Venerdì, 01 Marzo 2019 - redazione politica
FRASCATI (politica) - L'ex ministro degli Interni alla Mondadori insieme ai senatori Bruno Astorre e Luigi Zanda per presentare il suo libro "Sicurezza è libertà"
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Un incontro di grande spessore politico con ospite, alla Mondadori di Frascati, l'ex ministro dell'Interno ed oggi deputato Marco Minniti, in città per presentare il suo libro "Sicurezza è libertà". Con lui i senatori Pd Bruno Astorre e Luigi Zanda, intervenuti per trattare insieme al collega parlamentare dem il tema dell'immigrazione ma anche quello politico.
"Quello della sicurezza - ha detto Astorre - è un tema che è fortemente di centrosinistra perché tocca il sociale, la riqualificazione e la tutela del territorio e quella del decoro urbano". "Il libro di Minniti - ha aggiunto Zanda - è un libro fortemente politico perché non si limita a rappresentare il bilancio dell'attività da ministro ma fornisce importanti spunti di analisi politica".
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Quindi, per l'appunto Marco Minniti.
"Quella di fronte alla quale ci troviamo è un'onda lunga iniziata nel 2008 con la crisi delle banche negli Stati Uniti e proseguita poi con gli attacchi terrorostici in Europa: all'insicurezza sociale di una crisi senza alcun precedente simile in epoca contemporanea si è unita l'insicurezza personale. Un mix che ha generato rabbia e paura nella gente".
E ancora: "Il 4 marzo 2018 abbiamo perso perché gran parte dei ceti più deboli si è sentita irrilevante: a chi ci chiedeva lavoro e futuro, abbiamo risposto con le statistiche. Siamo apparsi distaccati, quella che si è consumata è stata una rottura sentimentale. E il governo del nazonalpopulisti si è inserito in questo contesto, con una strategia della tensione comunicativa che non ha il sostegno di alcun dato oggettivo ma che fa leva sulle paure della gente".
"Quello che ho fatto in appena 16 mesi di ministero è stato dare un approccio concreto e sostanziato alla gestione dei flussi migratori: non c'è nessuna invasione, siamo stati in Libia a trattare con le tribù ed i sindaci, ed abbiamo chiesto all'Europa di darci una mano ed hanno fatto tutti la propria parte a meno dell'Ungheria, della Polonia, della Repubblica Ceca e della Slovacchia. La verità, che il governo nazionalpopulista non racconta, è che in 7 mesi gli arrivi di migranti sono diminuiti del 75%. Il caso della nave Diciotti è nulla, non ha alcun significato: abbiamo fatto importanti passi in avanti che ora rischiano di essere vanificati".
"In gioco - ha detto poi Minniti con forte riferimento anche politico, in un auditorium gremito - c'è il nostro stesso futuro democratico. Gran parte della partita per i prossimi anni dell'Europa si gioca in Africa e non possiamo non affrontare il problema. Dobbiamo occuparcene subito".
Quindi il riferimento alle Primarie per l'elezione del segretario nazionale del Pd, domenica 3 marzo. "E' importante andare a votare, perché a quello guarderanno i nostri avversari. Abbiamo il dovere di rispondere presente e di tornare la sinistra riformista che gli italiani attendevano".
Una linea, questa, sposata appieno anche da Bruno Astorre - da qualche mese segretario regionale del Pd - e da Zanda.
